La voce degli spalti 2012 / 03 – Catania-Atalanta 2-1 Festa di compleanno

Terza partita casalinga per il Catania, che in questo turno infrasettimanale si ritrova contro l’Atalanta. Atmosfera particolare al “Massimino”, con gli ultras delle due curve che ricordano i 66 anni del club dell’elefante: fuori dalla Curva Nord un grande striscione recita: “24 sett. 1946 – 24 sett. 2012. Ti amo”. Dentro lo stadio, mentre si canta “Chi non salta è rosanero” alla notizia dell’ennesima sconfitta del Palermo, gli ultras della Sud attaccano nella vetrata un altro striscione: “1946-2012: Ti chiamerò per sempre amore”.

La tanto auspicata riconciliazione tra i gruppi della Nord non è avvenuta, gli ultras si dividono anche stasera tra i due anelli. La curva, però, sembra più compatta e persino più gremita di domenica scorsa. Non c’è il pienone nel resto dello stadio, ad occhio ci saranno non più di 12-13 mila spettatori, con appena 5 bergamaschi nel settore ospiti.

All’ingresso in campo “coriandolata” di tutto lo stadio, con luci stroboscopiche nella Nord, che espone un’altra grande scritta: “Sempre al tuo fianco, buon compleanno”; incessanti i cori della Sud.

La gara parte a ritmo blando, Lodi prova a svegliare il pubblico con una punizione delle sue, ma Consigli è attento e devia in angolo. Due buone occasioni anche per Gomez, che però impatta sul portiere atalantino. Dall’altro lato i bergamaschi si rendono pericolosi due volte, prima colpendo una traversa su un traversone sbagliato e poi con una grande occasione a tu per tu con Andujar, che però si supera, facendo esultare tutto lo stadio.

Si va al riposo con questo risultato, dopo un primo tempo alquanto scialbo. Ad inizio secondo tempo, ancora uno striscione celebrativo: “46 anni di gioie e dolori, auguri ai nostri colori”. Consigli si sistema quatto quatto nella porta sotto la Sud; il retro della sua maglia color arancione fosforescente induce all’errore i soliti “scunchiuruti” in tribuna: “Mi pareva ‘u cameramen”, alludendo all’operatore della “giraffa” di Sky che indossa la casacca dello stesso colore. Tra l’altro il portiere bergamasco indossa delle scarpe il cui retro è identico al colore dei calzettoni, tanto che “pare ca joca cche tappini!”.

Ci pensa Andujar ad animare la partita: passaggio clamoroso a Moralez, che ringrazia e porta in vantaggio l’Atalanta al 49’. Fischi ed applausi d’incoraggiamento dividono il pubblico, ma la reazione dei rossazzurri è immediata ed impetuosa: angolo di Lodi, stacco perentorio di Spolli, RETE!! 1-1 e palla al centro.

Il Catania prova a ribaltare il risultato, andandoci vicino prima con Gomez e poi con Lodi (stasera acclamatissimo ogni volta che si accinge a battere un calcio d’angolo). Arriviamo così al 64’: gli etnei rubano palla, passaggio al centro per Gomez, sovrapposizione di Barrientos, tiro… RETE!!!!! 2-1, pubblico in visibilio!

La partita si fa più bella, il Catania prova a chiuderla del tutto. Entra anche Castro (è argentino, ma il cognome sembra talmente nostrano che alcuni iniziano a chiamarlo “Pippu Castru”). Alla fine, dopo un pericolo corso dalla difesa quando già il custode del campo aveva suonato la campanella, si chiude sul 2-1. Vittoria importante, che proietta gli etnei nelle posizioni alte della classifica. Uscendo dallo stadio i commenti sono di grande euforia. Domenica si va a Bologna, poi di nuovo in casa contro il Parma. Alla prossima!

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