Un po’ in ritardo, ecco il resoconto di Gravina-Energy 52-38.
Gravina-Energy 52-38
Palazzetto di Gravina di Catania, 1 aprile, 18:00
Sport Club Gravina: Di Nicola 2, Musumeci 1, Carbo 6, Cavallari (k) 14, La Mantia 11, Lattuca, C. Gullotti 13, Panè, Arena 5, Florio. All.: Angirello.
Energy Club Catania: Meli 8, Guerra 18, Benina 6, Lombardo 2, Casicci 4, Guglielmino I, Quartarone. All.: Alonzo.
Arbitro: L. Barbagallo di Aci Sant’Antonio e Piana di Catania.
Parziali: 19-8, 12-10; 10-9, 11-11.
Spettatori: 20.
Ben poco da dire su questa gara. L’Energy parte senza Valerio Papotto e Domenico Lo Certo ed è nettamente inferiore rispetto ai ragazzini del Gravina: la squadra di Angirello presenta in campo sette under-17 su dieci, gli altri tre sono Cavallari (devastante finché non s’infortuna), Gullotti e Arena.
Il protagonista principale è comunque La Mantia, autore di tre triple consecutive nel primo tempo: chiude lui la gara. Anche perché, dall’altra parte, Guerra è l’unico a crederci fino in fondo nell’Energy, con Benina e Meli che tentano anche loro di fendere la difesa gravinese, senza molto successo. Gli altri danno ben poco in campo.
La gara però è da ricordare per le continue proteste. Alla fine del secondo periodo, Ciccio Casicci segna da centrocampo oltre il suono della sirena: per dieci minuti buoni Alonzo e Guerra litigano con gli arbitri per la mancata assegnazione dei tre punti.
La gara poi diventa spigolosa, in breve tempo escono per cinque falli Lombardo, Guglielmino e Guerra, lasciando la squadra in quattro. L’ultimo fallo di Concetto Guerra crea un ulteriore contrasto con gli arbitri e si rischia lo scontro: fortunatamente prevale il buon senso. Ogni tanto.
Roberto Quartarone