Foti: «Livello altissimo alla SLU22»

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Si è conclusa ieri la terza edizione della Summer League Under-22 della Lega Nazionale Pallacanestro a Jesolo. Nella squadra quarta classificata, la Russl&Duso, figurava come assistente allenatore Peppe Foti, tecnico del Basket Acireale.

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ELIMINATORIE. In verde, un giocatore della Rossl&Duso, la squadra di Foti. Si può riconoscere l’allenatore dell’Acireale sotto i cartelloni degli sponsor [www.eventidisport.it].

«Ho partecipato perché già alla prima edizione ero presente – spiega –, anche se nello staff c’erano solo allenatori del nord. Alla seconda, nel 2008 a Treviso, si è dato un respiro più nazionale e così ho fatto l’assistente. Quest’anno sono stato richiamato.» L’allenatore acese ha diretto con Di Lorenzo e Grande la Rossl&Duso, squadra che si è classificata al quarto posto su sei partecipanti. «Come assistente allenatore ho svolto le stesse mansioni che si svolgono in campionato, però con molto meno tempo. Insieme agli altri due tecnici, in poche ore di allenamento abbiamo messo insieme dei ragazzi che non si conoscevano e abbiamo dato delle direttive per l’attacco e la difesa, per poterli fare giocare di squadra.»

Avete contribuito alla scelta dei giocatori?
«No, non competeva noi, siamo solo tecnici. La selezione è fatta dal comitato organizzatore, secondo le richieste che sono arrivate.»

C’erano siciliani?
«Sì, Peppe Giocondo dell’Empedocle, Antonio Fazio del Messina e Francesco Pellegrino del Trapani.» Giocondo, guardia empedoclina capocannoniere del Girone H di C Dilettanti e campione d’Italia Under-21, ha vinto con la sua squadra la Summer League e ha segnato 18 punti nella seconda gara. Fazio, guardia santagatese ex dell’Orlandina e quest’anno titolare in C Dilettanti, ha dato anche lui il meglio nella seconda gara (6 punti) e ha conquistato il terzo posto; Pellegrino, pivot vittoriese che ha qualche panchina di A Dilettanti alle spalle, ha giocato nella squadra di Foti e si è mantenuto costante sui 3-4 punti.

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FINALINA. Un momento della finale 3°-4° posto, persa dalla squadra di Foti [www.eventidisport.it].

Com’è stato il livello?
«Il livello è stato altissimo, decisamente superiore a quello degli anni passati, quando ogni squadra aveva due o tre giocatori che lo abbassavano. Tutti hanno dimostrato di poter stare in campo e lo testimonia l’affluenza degli addetti ai lavori, che è stata più alta degli anni passati. Sono venuti diversi allenatori e direttori sportivi di A e Legadue e vari procuratori famosi. Insieme a quella di Imola (che riguarda i campionati professionistici) è la miglior summer league italiana.»

Personalmente è soddisfatto?
«Sì, sono soddisfattissimo dal punto di vista cestistico perché ho avuto il piacere di lavorare con Giampaolo Di Lorenzo, il capoallenatore di Forlì, che è una persona preparata e squisita, come l’anno scorso era stato con Christian Fedrigo. E dal punto di vista umano, per la disponibilità dei ragazzi, che hanno lavorato ed hanno ascoltato e con cui si è creato anche un bel rapporto che spero duri ben oltre la manifestazione, come è successo l’anno scorso.»

Piccola parentesi su Acireale. È uscita la formula del campionato, come vi muoverete?
«È solo una delle notizie che aspettavamo. In questo momento è tutto fermo in attesa di definire il budget a fine mese, dopodichè si definiranno lo staff tecnico e poi i giocatori. È una formula che ha sempre funzionato. Non posso dire nulla perché non so ancora se rimarrò ad Acireale.»

La soluzione delle due retrocessioni le sembra accettabile?
«In questo momento ci sono tante società che minacciano la chiusura, molte hanno buchi di bilancio decisamente pesanti con giocatori e tecnici che ancora aspettano i rimborsi spese. Il blocco delle retrocessioni sarebbe stata una decisione drastica, avrebbe permesso alle società di rifiatare ma avrebbe portato a campionati poco spettacolari con tante partite scontate. Così si dà la possibilità di rifiatare a qualcuno e le società possono programmare al risparmio. È una decisione salomonica!»

Roberto Quartarone

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