All Star Game, tra sorprese, geni e sregolatezze

Si respira un’aria diversa sul campo rispetto alle solite partite.Sarà la presenza di tutti i migliori giocatori visti durante l’anno, sarà la novità di vedere all’opera avversari mai incontrati, saranno i dodici minuti a periodo, sarà il caldo o la confusione delle maglie di colori diversi e numeri uguali… Ma è un’atmosfera decisamente positiva. «È stata una delle rare occasioni simpatiche in cui ci possiamo fare gli auguri per le vacanze, tra simpatia, allegria, baci e abbracci!» esclama sorridente Dani Baldaro alla fine. Gli fa eco Salvatore Barraco, mentre assapora un dessert: «Lo spirito primario era di divertirci, queste ore sono state importanti più per la compagnia che per la partita. Sono per la politica del fare e sono felice dell’iniziativa, penso che si possa migliorare come tempistica e logistica ma è un positivo inizio.»

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PARTITA VERA. Basile e Andrea Leone, 17 anni, si contendono una palla [Basket Catanese].

Della partita se ne parla poco durante il rinfresco. «Il risultato conta poco – prosegue Barraco – ma hanno vinto loro meritatamente. È stato un modo di confrontarci con persone che conosciamo relativamente poco.» Baldaro dà qualche indicazione in più: «Le gambe non sono più quelle di fine stagione dopo un mese di stop e dal punto di vista tecnico è chiaro che ci sono state difese allegre, ma per questo è stato divertente. Abbiamo potuto verificare così il livello dell’altro girone…»

Si inizia con i rosso-blu, ossia i discendenti di quei Sicani che abitavano la Sicilia occidentale, che tentano subito di imporre il loro gioco. Si portano avanti, vengono raggiunti e superati ma Fabio Onorati si esibisce in una grande giocata da quattro punti (tripla e libero) e ristabilisce il pareggio. Il vantaggio progressivamente aumenta, i giallo-bianchi discendenti dei Siculi non sembrano trovarsi e per vari minuti nel secondo periodo si dimenticano del canestro. Al 7’ Giusti segna una schiacciata in contropiede che paradossalmente risveglia la squadra di Coppa e Baldaro. Ivan Messina segna il 33 pari e il suo compagno Seby Nicita piazza la tripla del 37-40 che vale l’ultimo allungo. Da quel momento, il vantaggio aumenta: 13 punti (65-52) al 6’ del terzo periodo, 14 (76-62) all’11’, 15 (89-74) a metà dell’ultimo quarto. A testimonianza della caparbietà degli occidentali, poco dopo Giovanni Campanella mette una tripla in corsa che porta le squadre sul -5 (89-84), ma gli orientali chiudono la gara dalla lunetta.

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DOVE VADO? Renato Catalano guarda la freccia del possesso palla: dove andare? [Basket Catanese].

È un incontro che carbura nel secondo tempo, duro quanto uno vero (più di sessanta falli con un tecnico) che però riserva dei gesti tecnici da All Star Game NBA. Vedi Ivan Messina che segna da tutte le posizioni e sgrani gli occhi. Vedi l’appena maggiorenne Simone Basile che ha la meglio sui ben più esperti Di Caro e Sanicola e capisci perché ha già qualche minuto di B alle spalle. Vedi Paride Giusti che s’inventa un assist in volo sotto canestro e ti chiedi: “Ma che ci fa questo in C2?”

I tre nomi non sono scelti a caso. Ivan Messina, che è stato il miglior marcatore con venti punti, si stupisce: «Sono stato il topscorer? Mi fa piacere! Mi sono divertito moltissimo, è stata una bella manifestazione, era tanto che la federazione non organizzava un All Star Game. Quest’anno abbiamo fatto un bel campionato a Melilli e l’anno prossimo speriamo in qualcosa in più della finale…» Proprio lui ci introduce gli altri: «Mi ha stupito Simone Basile, che è stato il migliore, gli devo fare i complimenti! Dall’altra parte c’è Paride Giusti, sapevo che è un bravo giocatore ma a vederlo in campo mi ha fatto una bella impressione.»

Confermano Baldaro e Barraco. Per il tecnico della Mia Messina, «Giusti ha delle qualità atletico-fisiche impressionanti, potrebbe fare di più anche se spesso esagera; Basile è stata una vera sorpresa, considerando che non mi ricordavo di lui malgrado ci abbia giocato contro!» Quello di Trapani risponde e rilancia altri due nomi: «Nel girone orientale ho visto una squadra motivata con tanti giovani: Basile è stato molto tonico, Nicita è un playmakerino che spinge molto e ha una buona mano da fuori, Giusti al solito è genio e sregolatezza, mentre Oddo è andato bene in difesa

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ESTROSO. Paride Giusti si guarda attorno. È lui la stella dei sicani [Basket Catanese].


Paride Giusti è già andato via, giusto in tempo per non essere intervistato. Però qualcos’alto su di lui va detto. Nell’intervallo lungo, c’è spazio per la gara del tiro da tre punti. Nel Girone A, Ferrara e Onorati si fermano a sei punti, Strazzera a nove e di giustezza Giusti chiude a dodici. Nel Girone B, i melillesi Nicita, Coppa jr. e Ivan Messina si fermano a sei, mentre Antonio Bonfiglio è lo sfidante con nove punti. In finale, giustamente Giusti vince ancora, con 15 punti contro i 9 di Bonfiglio. Non avrà il trofeo dell’MVP, però ci si può accontentare…

E che dice Simone Basile, l’MVP della gara? «È stata una bella soddisfazione, non me l’aspettavo perché c’erano molti giocatori con più esperienza di me, che hanno alle spalle campionati importanti. Mi sono trovato benissimo in campo con tutti, sono ragazzi splendidi che non hanno monopolizzato la situazione perché più grandi, anzi mi hanno fatto sentire a casa mia. Mi sono divertito ed è stata una bella esperienza.» Quest’anno ha fatto tre presenze in B, ma l’anno prossimo cosa riserverà? «Vedremo cosa mi diranno in società, speriamo bene.»

L’ideatore della serata, Dario Distefano, rimane fino alla fine e mentre già si spengono le luci iniziamo a parlare di com’è andata…
«Intanto, vorrei ringraziare tutto il Cus e il comitato provinciale di Catania che hanno permesso lo svolgimento dell’All Star Game qui: Luca Di Mauro, Michelangelo Sangiorgio, Gaetano Russo, Franco Mauceri, Melina Capace, Carmelo Carbone, Mariagrazia Borzì… L’idea è nata perché quando giocavo avrei partecipato ad una manifestazione del genere ad occhi chiusi. Ora che sono nel comitato regionale, ho proposto un progetto che è stato accettato. Con Fausto Chirizzi abbiamo scritto il regolamento e avvertito le società, che inizialmente sono state un po’ fredde. La metà ha votato i migliori giocatori e su queste scelte ci siamo basati fare le squadre. Mi dispiace per quei giocatori che non sono potuti venire, tutti per motivi familiari.»

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FISCHIETTI. Cinzia Savoca, Andrea Castorina, Angela Castiglione e Piero Costa, gli arbitri preferiti dai coach siciliani [Basket Catanese].

Sei soddisfatto del risultato?
«Sì. Mi sono divertito ma sono anche molto stanco. Sicuramente si può fare meglio perché l’organizzazione è stata affrettata, ma credo che la gente sia rimasta contenta. Si potrebbe proporre già durante il campionato di fare la squadra ideale e in futuro vorremo vedere più giovani in campo. È stata una bella partita.»

Ma i giovani hanno giocato e Basile ha anche vinto il titolo di MVP!
«Sì, sicuramente. Giusti è una gran bella promessa, ha un grande atletismo. Se avesse vinto il Girone A avrebbe vinto lui l’MVP. Coppa ha fatto bene, come nelle belle prestazioni ai play-off. Di Basile sono molto orgoglioso. Chi ha visto la partita sa che non è stata una scelta pilotata, perché è un catanese del Gad Etna: tutti i consiglieri presenti e il presidente Tuttolomondo hanno deciso insieme.»

E gli altri?
«Si è puntato su persone che giocano ancora perché amano questo sport, anche se hanno una certa età come Sanicola e Strazzera. Per loro è un giusto premio alla carriera.»

Tolti gli argentini e Pozzo che ha rinunciato, spiccava la mancanza di giocatori da Comiso.
«Devo essere sincero, i giovani del Comiso non erano così forti come quelli che sono stati convocati.»

Sugli spalti non c’era una grande folla.
«Speravo che il palazzetto potesse essere più pieno, ma sono contento anche per la presenza di persone al seguito dei giocatori del Girone A. È stata una bella manifestazione.»

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VINCITORI. I Siculi, vincitori dell’All Star Game. Si riconoscono Ivan Messina, Livera, Coppa, Basile, Minutoli, Antronaco, Catano e Nicita [Basket Catanese].

Allarghiamo lo sguardo. Com’è il livello del Girone B?
«La partita non fa gran che testo, quindi parliamo del campionato. Quest’anno il nostro girone ha avuto un livello più basso rispetto agli altri anni, abbiamo perso vari giocatori tra ritiri e partenze e ne abbiamo trovati di nuovi più giovani che non danno la stessa qualità di atleti esperti. Però è un passo che si deve fare, i frutti si vedranno tra qualche anno. È l’unico modo per rilanciare la pallacanestro a Catania in maniera decente. L’anno prossimo il Gad Etna sarà fatto solo dagli under, ma non significa che faremo un campionato mediocre. Per loro è importante crescere contro giocatori più grandi e non ha senso inserirli in squadre dove a stento mettono un piede in campo. Noi puntiamo a questo, come Melilli e altre squadre. C’è del materiale su cui lavorare, bisogna avere pazienza e continuare su questa strada

Roberto Quartarone
(si ringraziano Federico Marraffa, Anna Maria Marraffa e Salvatore Quartarone)

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