Basket, C2/m: Unifarmed-Gravina 74-47

Cade in casa della capolista la squadra del Presidente De Fino.

Unifarmed-Gravina 74-47
PalaTenda di Adrano, 9 marzo, 18:30

Unifarmed Adrano: Vitale 15, Famà 12, Filetti 10, Schisano 7, Grasso 2, De Masi 3, Castiglione 12, Duscio 5, Pignato 2, Bascetta 4. All. Morelli.
Sport Club Gravina: Gullotti 4, Gulinello 9, Barbera 3, F. Marino 2, Indiogene 1, Minardi, M. Marino 2, Porto 12, Ganci 14, Cavallari. All. Lo Faro.
Arbitri: Polizzi e Cappello.
Parziali: 16-9, 40-21, 53-34.

Tutto secondo pronostico anche se i ragazzi dello Sport Club, a dispetto del risultato finale, per almeno i primi due quarti sono stati in partita rendendo pan per focaccia ai più esperti giocatori di casa.

Nonostante le assenze annunciate (Cavazza, Di Pasquale e Busi), i ragazzi dell’under 19 del Gravina rafforzati dagli over superstiti (Ganci, Gulinello, Marino F. e Porto) e con il supporto degli under 17 Lino Alessandro e Federico Indiogene, hanno un ottimo impatto con la gara e riescono a mettere in difficoltà la difesa dell’Adrano disposta a zona 2/3.

Buona la difesa a uomo e la circolazione di palla degli ospiti; meno efficaci, invece, le conclusioni. Poi due contropiedi portati avanti da Porto e mal conclusi e una palla persa dallo stesso Porto consentono all’Adrano di recuperare lo svantaggio e di chiudere con un + 7 (16 a 9).

Il II quarto si apre nel migliore dei modi per lo Sport Club Gravina. Coach Lo Faro comincia le rotazioni: entra Minardi per Marino F., entra Barbera x Porto e realizza una tripla, altra tripla viene messa a segno da Gullotti G. per il momentaneo 28 a 27 (- 1).

Poi viene fischiato il secondo fallo a Minardi il quale, anche se moderatamente, protesta e si vede fischiato fallo tecnico. L’Adrano approfitta dei tiri liberi “gentilmente concessi “ dal pivot degli ospiti e del successivo possesso palla e si porta sul 28 a 21.

Da lì in poi gli ospiti vanno in confusione. Tante le palle perse che vengono capitalizzate dalla squadra di casa. Se poi a 3 secondi dalla sirena Castiglione riesce a mettere dentro tirando da metà campo ecco che alla panchina del Gravina non rimane che sorridere….nonostante il punteggio finale (40 a 21).

Il terzo periodo inizia subito male per gli ospiti. Qualche palla persa e poca lucidità in attacco non consentono di ridurre il distacco.

Poi, su un blocco di Duscio, Gulinello finisce violentemente a terra e toccandosi il petto sembra accusare un malore. Preoccupato di attirare l’attenzione dell’arbitro più vicino alla panchina, coach Lo Faro entra in campo e si becca l’espulsione “per eccesso di zelo”.

Da lì in poi è notte fonda. L’Adrano conduce serenamente in porto il terzo periodo realizzando un parziale di 19 a 13 (53 a 34) e vince anche l’ultimo periodo con un parziale di 21 a 13 che non lascia dubbi sul risultato finale.

La sconfitta è stata assorbita serenamente in casa Gravina sia per lo spessore dell’avversario che per la buona risposta dei tanti giovani messi in campo dal coach Lo Faro.

A questo proposito da segnalare l’esordio di Lino Alessandro (classe ’93) che finisce la partita insieme al collega di under 17 Federico Indiogene.

Uniche note negative (a parte l’espulsione del coach – per il quale però si confida nel chiarimento finale con i direttori di gara) sono state l’ennesimo fallo tecnico fischiato al giovane Minardi (su proteste più o meno decise e/o giustificate) che, purtroppo, continua a mettere in difficoltà la squadra, la cattiva abitudine che alcuni giovani hanno di interloquire dalla panchina con avversari e pubblico ed il nervosismo mostrato da alcuni giocatori che pensano di affrontare le problematiche tipiche di chi svolge uno sport di gruppo lamentandosi invece di concentrarsi sul lavoro da svolgere in allenamento cercando poi di dare il massimo nei (pochi o molti) minuti giocati in partita.

Siamo sicuri che prima o poi si riuscirà a vedere “un insieme di giocatori” che si trasformano e giocano da squadra, che riescono ad essere uniti indipendentemente dai minuti giocati e dagli errori commessi da questo o quel giocatore, preferendo rivolgere tutte le energie che hanno in corpo alla ricerca del risultato della squadra, incitando i compagni e rinviando le lamentele alla fine del campionato.

Chi scrive ha lottato, lotta e lotterà sempre per il bene della squadra, perché si conseguano dei buoni risultati attraverso la soddisfazione di tutti coloro che ne fanno parte; ciò che non ci sentiamo di potere garantire, invece, è la comprensione verso chi pensa di potere anteporre i propri interessi a quelli del gruppo.

Prossimo impegno per lo Sport Club Gravina sabato 15 marzo alle 18 in casa del fanalino di coda Fortitudo Ragusa.

Livio Lo Nigro

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