Le differenze quotidiane I cento giorni di Mario Monti

Settimana non caratterizzata da eventi eclatanti. Dopo l’accordo sugli aiuti (?) alla Grecia, gli ormai noti scandali riguardanti il finanziamento dei partiti italiani e gli ennesimi comportamenti oltraggiosi dei militari americani, che questa volta hanno bruciato il testo sacro di popoli che vengono bombardati per essere “civilizzati”, i principali quotidiani prendono spazio anche e soprattutto per parlare di questioni interne ed europee.

La Stampa
Si comporta bene La Stampa, che dedica molte pagine all’operato del premier Monti dall’inizio del suo governo fino ad oggi, ma non si risparmia affatto al problema delle lobby che pressano Pd e Pdl; una prassi che non sembra possa essere ben controllata da chi di dovere. Si parla anche della situazione finanziaria europea, con l’Ue che è ufficialmente entrata in recessione e Draghi che propone un nuovo modello sociale per i paesi membri.

La Repubblica
In primo piano, come in effetti era posto anche nel giornale sopracitato, troviamo le dichiarazioni di Napolitano in merito ai continui emendamenti sulle riforme. Gli fa eco Monti che ritiene di intralcio ogni sorta di arretramento in merito. Strettamente legato a questo discorso è lo scontro tra il ministro Fornero e i sindacati sull’ormai trita e ritrita vicenda dell’articolo 18 (ma non solo). Anche qui, di seguito, sono presentate le parole di Draghi e gli stipendi dei manager della politica. Dobbiamo sfogliare forse qualche pagina di troppo per leggere notizie provenienti dall’estero, con la vicenda dei marò in stato di fermo e la delicata controversia Usa/Afghanistan in merito al Corano bruciato.

Il Corriere della Sera
Le prime pagine sono occupate dalle dichiarazioni di Marchionne, il quale suggerisce caldamente l’esportazione di auto in America, pena la sopravvivenza stessa delle fabbriche italiane. Dopodiché si propongono le parole di Monti dopo l’incontro con Rajoy, il premier spagnolo che plaude la linea del collega italiano. In seguito si continua con questioni interne anche rilevanti ma si rimanda troppo ciò che non accade tra le nostre mura. Anche qui la classifica dei 57 dirigenti più pagati ma, come detto, troppo esiguo lo spazio dedicato alla scena internazionale.

Lo sguardo estero
Come spesso accade, vi proponiamo alcuni articoli provenienti dai principali quotidiani stranieri dedicati al mondo italiano. Con Cento giorni di Monti Philippe Ridet pubblica su Le Monde un interessante ritratto del nostro premier dalla Francia; vengono analizzati i tre mesi di governo nei quali sembra essere radicalmente cambiata linea non solo di governance ma anche di stile, dei quali il nuovo premier si è fatto portatore: “dalle veline ai professori, dagli eccessi al rigore, dall’impunità all’evasione, con il berlusconismo sempre in agguato,” però.

Il Giornale
Infine, un quotidiano nostrano che non ha mai visto di buon occhio né il modo in cui il nuovo governo si è insediato né le politiche che sta attuando. In primo piano, in ogni caso, vengono presentati i redditi dei super burocrati, con tanto di commenti polemici e accusatori, come nemmeno il più estremo giornale partigiano farebbe. In seguito molti articoli sulla politica interna che viene mostrata con troppa malizia e poca imparzialità. Il merito del Giornale è quello di dare relativamente molto spazio alla politica estera.

Questa settimana i giornali si sono comportati sostanzialmente bene, affrontando i vari temi in modo critico e per quanto possibile imparziale, tralasciando però la politica estera, materia imprescindibile, anche per comprendere alcune dinamiche nazionali.

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