«Stendo teli bianchi sulle strade di grandi metropoli, i passanti che vi camminano sopra lasciano le loro impronte. Queste sono un segno di vita». In poche battute l’artista catanese Claudio Arezzo di Trifiletti (nella foto assieme al direttore di Etnaexpo Salvatore Piana e allo staff di SiciliArte) spiega il suggestivo ed emozionante “Imprints”: tele immacolate che pian piano si riempiono di storie, emozioni positive e negative che la terra racconta, intelaiate dall’artista che dipingendoci sopra dà vita a un’arte universale.
Dopo due anni Arezzo di Trifiletti torna al Centro Commerciale Etnapolis in occasione di SiciliArte, la mostra d’arte moderna e contemporanea che profumerà l’inizio di primavera di cultura e di condivisione: mercoledì 23 marzo, infatti, alle 18.00, si apriranno le porte di Etnaexpo che ospiterà la mostra fino a domenica 27 marzo.
Proprio a SiciliArte l’artista Arezzo di Trifiletti proporrà anche alcune delle sue più celebri installazioni che in modo creativo ci avvicinano al riciclo artistico della materia. E in questi giorni in migliaia stanno lasciando una traccia indelebile che diventeranno figure, dai colori intensi, uniche e irripetibile: fino a tutta la durata della mostra, i corridoi di Etnapolis offriranno un insolito spazio scenico con le tele, stese come lenzuola, così come li definisce Arezzo di Trifiletti, «per simboleggiare il mondo che sta dormendo».
Di fronte all’opera d’arte ancora grezza, Arezzo di Trifiletti non chiede allo spettatore di girarvi intorno, ma di entrarci dentro, come se volesse raccogliere i diversi sentimenti della gente, invitandola a camminare sui suoi lavori futuri: «Non esiste essere che non lasci le sue tracce e quest’ultime sono la testimonianza della sua venuta su questo mondo. Infinite sono le tradizioni, le filosofie, le religioni, i costumi che tentano di dividere il pensiero degli esseri su questa Terra, ma l’uguaglianza di tutti sta nel calpestare la tela, che rappresenta la terra su cui essi indistintamente camminano, il “Mondo”».
E’ questo il cuore del progetto “Imprints” al quale l’artista catanese è impegnato dal 2007, un progetto di pace itinerante che ha avuto il suo esordio a New York, per poi proseguire a Barcellona, Berlino, Londra, Parigi fino alle recenti tappe di Roma, Abu Dhabi, Cairo, Amman, Tel Aviv e Amsterdam. Mentre si prepara per le prossime performance di Vienna, Mosca e Pechino, non trascura una parte fondamentale del suo proposito di pace: il progetto iniziato nel 2007, “Pace a tutti gli Ambasciatori Italiani nel Mondo”.
Il messaggio di SiciliArte – curata dal critico Francesco Gallo – arriva anche ai talenti emergenti provenienti dalle Accademie siciliane: a dare loro questa preziosa occasione è il bando promosso da Etnaexpo ed Etnapolis che mercoledì 26 marzo li vedrà protagonisti di un’ Extempora di pittura ispirata ai temi “La Sicilianità, Arte e Folklore”. Quasi cento le iscrizioni già pervenute: senza regole né categorie i giovani talenti realizzeranno “live” le loro creazioni, che verranno giudicate da un comitato di esperti e docenti, capitanato dal futurista Graziano Cecchini, noto ai più per le sue perfomance “scandalistiche”, tra tutte l’aver colorato di rosso l’acqua della Fontana di Trevi.