La "cisterna di Cabrera" torna a nuova vita

Martedì 14 dicembre, a partire dalle ore 9, sarà effettuata all’interno della Torre Normanna un’opera di pulizia della storica cisterna nella quale sarebbe stato rinchiuso sei secoli fa Bernardo Cabrera, conte di Modica, Gran Giustiziere del Regno, pretendente respinto della mano della regina Bianca di Navarra.

L’operazione di pulizia della cavità artificiale profonda una decina di metri, interamente scavata nella rupe vulcanica su cui i Normanni quasi un millennio fa edificarono la torre, probabilmente sui ruderi di una preesistente torre araba, comprenderà un rilevamento topografico e la rimozione di detriti, cartacce e lattine giacenti da tempo sul suo fondo. Gli interventi sono stati affidati a una squadra di esperti speleologi del Centro Speleologico Etneo (CSE) di Catania.

A calarsi in sicurezza nella cisterna saranno gli speleologi Fiorenzo Fiorenza (presidente CSE), Alfio Cariola (delegato speleo X zona del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico), Franco Politano (responsabile di Speleologia urbana) e Domenico Longo.

Nei mesi scorsi l’imminente “operazione pulizia” è stata preceduta un’attività scientifica di monitoraggio dei parametri ambientali coordinata dal prof. Giuseppe Sperlinga, direttore della Riserva Naturale Integrale “Grotta Monello” del Centro Universitario per la Tutela e la Gestione degli Ambienti Naturali e degli Agroecosistemi (Cutgana) dell’Università di Catania. Tale monitoraggio preparatorio aveva lo scopo di registrare i valori di umidità relativa, punto di rugiada, temperatura dell’aria e l’eventuale presenza di monossido di carbonio sul fondo della cisterna.

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