Anche a Catania studenti in piazza contro la crisi, la spending review e le politiche di austerity dell’Unione europea e del governo Monti, in occasione dello sciopero generale transnazionale di questo 14 novembre 2012. Studenti, universitari, docenti, ricercatori e lavoratori si sono dati appuntamento, come di consueto in piazza Roma. Il lungo corteo ha percorso il Viale XX Settembre, la via Etnea e la via Sangiuliano per concludere la manifestazione in piazza Vincenzo Bellini.
Tanti gli slogan (in particolare “Vogliamo tutto”) ed i messaggi lanciati dai partecipanti. In un volantino diffuso nel corso della manifestazione i docenti del Liceo Cutelli esprimevano il loro dissenso verso la legge di stabilità 2012 e la proposta di legge n.953 (ex Aprea), sottolineando come “il sistema scolastico pubblico viene mortificato e sacrificato in nome di una riduzione di spesa che non tiene conto dei bisogni concreti degli studenti e di tutti i lavoratori della scuola”. Presenti anche rappresentanti dei Cobas, del Movimento Studentesco Catanese, dei comitati No Muos, No Tav e contro la privatizzazione dell’acqua.
Il corteo ha subìto alcune deviazioni: la prima in piazza Stesicoro, dove alcuni manifestanti si sono spinti fino alla sede della Serit per protestare contro “le cartelle esattoriali che aggravano la situazione dei cittadini con esose e vessatorie richieste”, e la seconda in piazza Manganelli, dove originariamente era prevista un’assemblea pubblica finale e che invece, essendo il luogo occupato da auto in sosta, ha obbligato alla migrazione verso il Teatro Massimo. Qui i manifestanti si sono intrattenuti a lungo tra balli e dibattiti pubblici.
Un altro corteo si è diramato lungo la via Etnea, con i rappresentanti della Cgil insieme a lavoratori e precari (in particolare dei Vigili del Fuoco e delle coop sociali) che hanno dapprima manifestato davanti la prefettura per poi creare un presidio in piazza Università.
Le manifestazioni di protesta continueranno nei prossimi tre giorni con altre manifestazioni in vari punti della città, in particolare con incontri nelle facoltà di Scienze Politiche e di Lettere e Filosofia.