Si è aperto venerdì 5 ottobre, presso i locali del Centro di Documentazione Europea in via Umberto 285 a Catania, il ciclo di incontri che verteranno su approfondimenti di carattere politico, giuridico, economico e sociale sull’Europa, organizzati dal responsabile accademico del CDE Marisa Meli.
Il primo incontro, cui hanno preso parte numerosi rappresentanti del mondo accademico, ma anche studenti, imprenditori e rappresentanti di Sicanex (circuito di credito commerciale siciliano), ha avuto come ospite d’eccezione Massimo Amato, docente di Storia Economica presso l’Università Bocconi di Milano e autore, con Luca Fantacci, del libro “Come salvare il mondo dal capitalismo. Idee per un’altra finanza”, edito da Donzelli.
Si è parlato della crisi economica, approfondendone in modo critico gli aspetti più intricati, in particolare dal punto di vista finanziario. La lucida ed accurata analisi di Amato è partita dalla concezione stessa della moneta, vista generalmente quale merce, ma che in realtà andrebbe del tutto estraniata dal mercato dei beni e rivalorizzata in quanto strumento “neutro” dell’economia: «La moneta è tale quando è ceduta, non quando è immagazzinata» ha detto il professore, traendo le somme della concezione filosofica di moneta già proposta da Kant, Sant’Agostino o Aristotele. «Il ruolo fondamentale della finanza è quello di tenere insieme debitori e creditori, superando i rischi che l’investimento comporta. La crisi attuale – continuava Amato – è una crisi prima di tutto finanziaria, monetaria. Non può essere combattuta con la liquidità, cioè con il suo stesso male. Non si tratta tuttavia di “abolire la finanza”, ma di cambiarne radicalmente la forma, chiarendone una volta per tutte le regole del gioco. Oggi assistiamo al ritorno a pratiche finanziarie e bancarie fino a poco tempo fa considerate obsolete, ma che ora mostrano tutta la loro solidità, come le forme di credito cooperativo ed i sistemi di compensazione, locali ed internazionali».
A tal proposito, significativa è stata la testimonianza portata proprio dagli ideatori e dagli aderenti a Sicanex che, traendo spunto dal progetto della moneta complementare di Nantes (a cui lo stesso prof. Amato sta lavorando attivamente), stanno cercando di proporre in Sicilia un modello di moneta virtuale a chilometri zero.
L’interesse suscitato dai vari interventi e la partecipazione del pubblico presente è stato sintomo del successo del convegno. Il ciclo di incontri letterari continuerà nei prossimi mesi, con particolare attenzione verso i giovani e con un’apertura verso l’interdisciplinarietà degli argomenti proposti.