La stagione estiva, malgrado la morsa del caldo non accenni ad allentare, si avvia alla conclusione. Si torna a lavoro, sui banchi di scuola, tra i libri universitari o alla ricerca di un lavoro. Insomma, si torna a faticare – e c’è chi non ha mai smesso in questi mesi!
L’estate ha distorto l’attenzione dai tanti problemi quotidiani: le vacanze, le Olimpiadi e tante altre distrazioni mediatiche e non, hanno deviato dalle immense difficoltà cui il nostro Paese deve fronteggiare. È vero che il grande Sandro Pertini, all’indomani della vittoria dei mondiali di calcio dell’ ’82, rammentava che sia giusto festeggiare e dedicarsi a momenti di felicità (come quelli procurati dagli uomini di Bearzot), dimenticando per un po’ i problemi di tutti i giorni; ma è altrettanto vero che il ritorno alla routine dopo un periodo di pausa può risultare, soprattutto di questi tempi, drammatico.
Ci aspetta un autunno difficile, impervio. Giusto per ricordarcelo, ieri il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, ha lanciato un grido d’allarme, prevedendo che nei prossimi mesi si perderanno 1.000 posti di lavoro al giorno.
Ci si avvia verso il 2013, senza che sia chiaro chi si candiderà alle elezioni primaverili e con Napolitano che spinge per un Monti-bis, con il diretto interessato che sembra tutt’altro che persuaso. Da destra a sinistra, poi, è un susseguirsi di incoerenze e litigi. Persino i grillini sembra stiano vivendo giorni di crisi!
La Sicilia, poi, vive nel caos più totale. Economia ridotta all’osso e politica sempre più avvolta dalle nebbie dell’incertezza fanno da cornice ad una situazione di assoluta incapacità di agire seriamente per il futuro dell’isola. A tal proposito, giusto una chicca: il 5 novembre l’aeroporto Fontanarossa chiuderà per un mese per lavori straordinari di manutenzione della pista; e pazienza che ancora oggi non si abbia idea di dove e come deviare l’immenso traffico aereo dell’aerostazione catanese, visto che Sigonella non ha dato la propria disponibilità, che Comiso è e resterà (salvo miracoli) chiuso e che Palermo e Reggio Calabria sono logisticamente improponibili. E dire che, comunque, nelle prenotazioni di volo per quei giorni non si ragguaglino i passeggeri dei sicuri disagi.
Siamo pessimisti? Ma no! Siamo semplicemente tornati alla realtà, a contatto con le difficoltà giornaliere. Del resto, solo aprendo gli occhi, denunciando le difficoltà e organizzandosi per fronteggiarle, si riesce a fare qualcosa di costruttivo.
“Corridoio” torna a pieno regime, con una nuova veste, ma con l’immutata voglia di essere una voce d’interferenza nel panorama dell’informazione.