E’ stata intitolata a Steve Jobs (ma lo sarà anche la scuola, quando avverrà il trasferimento nei nuovi locali) la fondazione “Its per le tecnologie innovative per i beni e le attività culturali di Caltagirone”, che ha promosso e gestisce l’Istituto tecnico superiore (Its) per la comunicazione e la valorizzazione di luoghi e territori con l’utilizzo di nuove tecnologie. I 25 studenti, di Caltagirone, di numerosi altri centri del comprensorio, ma anche del Nisseno, frequentano le lezioni (ufficialmente partite il 23 gennaio) temporaneamente nell’istituto comprensivo “Alessio Narbone”, in attesa che, ultimati alcuni lavori, l’istituto si trasferisca nell’ex chiesa di Santo Stefano, opportunamente ristrutturata.
“L’abbiamo intitolata a Steve Jobs – spiega il presidente della fondazione Francesco Pignataro, sindaco di Caltagirone – perché vogliamo valorizzare gli aspetti di una formazione nel segno del binomio fra creatività e tecnologia. Proprio la filosofia con cui sono nati gli Its, che privilegiano la dimensione laboratoriale e dell’apprendere facendo”. Per l’inaugurazione dei locali di Santo Stefano, la fondazione inviterà Laurene Powell, moglie del compianto padre della Apple.
L’Its di Caltagirone è uno dei 5 Its (corsi biennali post-diploma con didattica in laboratorio e almeno il 30% di tirocini obbligatori) istituiti in Sicilia e dei 50 in Italia che hanno aperto i battenti nell’anno scolastico 2011/2012. Il tecnico superiore, vale a dire la figura formata dal corso, opererà nell’area della comunicazione e del marketing dei beni culturali al fine di favorire la predisposizione di progetti integrati di ricerca e di sviluppo, che valorizzino il patrimonio esistente.
Il corso durerà 2000 ore, di cui 1200 dedicate a lezioni d’aula con laboratori ed esercitazioni frontali e 800 riservate ad attività di stage. Le lezioni si articolano in 5 ore giornaliere, dal lunedì al venerdì, mentro lo stage sarà svolto in aziende/enti e partner presenti sul territorio nazionale.
“Si tratta di un’importante opportunità – conclude Pignataro -, perché rende la nostra cittadina punto di riferimento in Italia per una significativa area tecnologica e accresce la sua capacità attrattiva anche sul versante della formazione”.