Le differenze quotidiane Banca mia, fatti capanna

Il 22 dicembre 2011 sarà ricordato per la fiducia da parte del Senato alla tanto discussa manovra. Sembra che adesso più che mai la scena politica italiana sia realmente divisa, quasi come fosse uno scontro tra generazioni, tra politici e tecnocrati, con i dubbi dei primi e i propositi dei secondi.

Il Manifesto

Con Prendi i soldi e scappa, il quotidiano comunista si aggiudica il premio come giornale della settimana. La questione che affronta di petto, infatti, riguarda il pacco di natale della Bce, ovvero i 500 miliardi prestati agli istituti europei. I risvolti di tale mossa vengono affrontati con motivato sospetto dal giornale, che nel suo piccolo ci mostra anche la situazione interna italiana, con la recessione ormai ufficiale e lo scontro tra le parti sociali sull’art. 18.

La Repubblica

Molto su equilibri interni (Berlusconi-Monti-Bersani-Fornero), poco su quelli internazionali (Bce). Ma il merito del quotidiano di Ezio Mauro sta nell’affrontare puntualmente la scena globale, con le questioni in Somalia e in Corea del Nord a fare da padroni, ma senza trascurare il poco chiaro caso del super virus killer per il quale gli Usa censurano la ricerca.

Il Corriere della Sera

Il Corriere, che fa della completezza la sua migliore virtù, affronta la maggior parte degli argomenti in maniera sobria e lucida, presentando anche la forse troppo trascurata repressione delle truppe siriane, che hanno già eliminato più di cento civili. Rimanendo sempre sull’attualità internazionale, molto interessante il resoconto di Amnesty International sul rispetto dei diritti umani nel mondo.

Avvenire

Bisogna fare i complimenti anche al giornale del Vaticano, che presenta tutte le questioni principali, non tralasciando né movimenti interni né le dinamiche economiche sovranazionali, con la strage siriana in terza pagina.

Libero

La protesta ormai costante di Libero nei confronti del governo Monti si concentra, in modo non del tutto appropriato, sulle spese della Rai. Molto più opportuno è l’articolo sullo scontro tra i leader (Bersani, Berlusconi, Bossi e Di Pietro) per aggiudicarsi la “stanza dell’opposizione”.

I giornali continuano la tendenza, ormai affermatasi stabilmente dopo l’avvento del governo tecnico, di presentare le notizie in modo non del tutto discordante. Vi è una sensibile comunanza di intenti tra le testate di diverse simpatie politiche, e questo, almeno per adesso, sembra giocare a vantaggio dei lettori.

Torna in alto