Le differenze quotidiane Indignati e altre storie

DiGiovanni Saitta

Ott 15, 2011

La rassegna di questa settimana vede la politica interna come il primo piano di quasi tutte le testate nazionali. Tra i fatti che hanno caratterizzato questi sette giorni và sicuramente ricordato il notevole incrementarsi del movimento degli Indignados, ormai presenti in tutto il pianeta, persino in Italia.

L’Unità

Per questa settimana, il quotidiano fondato da Antonio Gramsci prende il posto del Fatto Quotidiano e titola in prima pagina: IRRESPONSABILE, riferito all’impietosa foto sottostante che ritrae Berlusconi. Definendo la situazione politica “intollerabile”, le prime nove pagine riguardano la delicata condizione che si vive in Parlamento, con l’opposizione pronta ad uscire dall’aula ogni volta che parlerà il premier. Interessante l’articolo sulla crisi italiana in cui si analizzano le parole di Draghi e si guarda all’estero, con il discorso di Barroso che invoca il fondo salva-Stati.

La Repubblica

Notevolmente più moderato La Repubblica, dove si parla di “gelo” tra Napolitano e Berlusconi, con il primo che chiede al secondo di trovare delle soluzioni per la crisi, e il premier che invoca la fiducia. Tra le polemiche dell’opposizione, per la prima volta apparentemente unita, e gli affondi di Bossi, si parla, qualche pagina dopo anche di prescrizione breve, per la quale vi è il duro scontro fra maggioranza e opposizione. Importanti gli articoli sugli indignados di Bologna e Roma e sulla reazione degli Usa al presunto piano iraniano di uccidere l’ambasciatore saudita a Washington.

Il Corriere della Sera

Anche Il Corriere segue una linea più moderata, dando spazio anche alle dichiarazioni di Berlusconi, il quale sostiene che senza di lui il paese non ha futuro. Vi è anche un articolo in cui Tremonti espone i tagli della legge di Stabilità, e in seguito si trattano le questioni europee, il piano banche di Barroso, ma poco inchiostro si spende per gli indignados, e questo (almeno secondo noi) non avvantaggia il quotidiano di De Bortoli.

Libero

Infine, Libero presenta le stesse notizie sopra citate ma con un taglio completamente diverso: si parla di vendetta di Fini, di Napolitano come “ospite autoinvitato”, del “colpo di mano” di Tremonti, il quale avrebbe sfruttato il caos, fregando pure Romani. Insomma, ogni episodio, ogni dichiarazione, vengono visti a senso unico, lasciando da qualche altra parte la neutralità.

I giornali di questa rassegna si concentrano molto sulle questioni parlamentari e, forse, concedono troppo poco spazio a ciò che succede fuori da Montecitorio. Le urla di protesta che si stanno sollevando in tutto il mondo, a qualsiasi latitudine, contro il potere dell’alta finanza che decide sulle sorti dei cittadini e degli Stati non possono essere sottovalutate.

È anche per questo che consideriamo La Repubblica il giornale della settimana. Capace di presentare in modo completo la situazione interna ma anche di mostrare con occhio attento le vicende estere.