Le differenze quotidiane Moody's, chi era costui?

DiGiovanni Saitta

Ott 6, 2011

Settimana all’insegna della quasi totale sottomissione degli Stati ai nuovi, misteriosi e controversi, padroni del mondo: le agenzie di rating. In questi giorni si è assistito infatti all’ulteriore declassamento dell’Italia deciso da Moody’s.

Inevitabilmente tutte le testate affrontano il problema, non tralasciando comunque altre importanti questioni, come la legge sulle intercettazioni e le lotte interne al Pdl.

Il Fatto quotidiano 

Un po’ meno monotematico del solito, Il Fatto affronta sia la questione declassamento che quella sulla cosiddetta “legge bavaglio”; il problema è che lo fa più per propaganda che per informazione. Il senso di tutto sta nella malvagità di Berlusconi e soci, e questo limita ampiamente la libertà del lettore. In fin dei conti, però, questa volta il giornale di Padellaro si mostra più aperto rispetto alle altre uscite.

La Repubblica

Assedio a Tremonti, dimissioni della Bongiorno e spiegazioni da parte di Moody’s. Questa volta il giornale più letto su Twitter non si fa trovare impreparato, affrontando praticamente tutte le principali notizie in modo completo e non troppo schierato. Forse troppo inchiostro speso per la questione interna al Pdl, ma gli ampi spazi dedicati alla crisi finanziaria, con articoli ed opinioni da leggere fino in fondo, rendono La Repubblica uno dei migliori quotidiani della settimana.

Il Corriere della Sera

Molto spazio al problema intercettazioni, evidenziando anche i risvolti sul web, le proteste della Rete e il duello Tremonti-Berlusconi. Relativamente poche sono le pagine dedicate al declassamento e questo non va a favore del Corriere, che la settimana scorsa si era aggiudicato il premio di Giornale della Settimana. Nota positiva, un approfondimento sull’emergere dei BRIC (Brasile, Russia, India e Cina).

Il Sole 24 Ore

Come anticipato la settimana scorsa, risulterebbe inopportuno privarci di quotidiani economico finanziari del calibro del Sole, dove si concedono giustamente ampi spazi a Moody’s, che annuncia altri declassamenti, alla forza della borsa internazionale, che ieri ha resistito alla botta italiana. Ma si presenta anche un interessante “dizionario” in cui viene spiegato in base a quali parametri vengono giudicati rischiosi o meno i debiti degli Stati. Rischiando di ripetermi, ritengo fondamentale che al giorno d’oggi si leggano giornali che ci spiegano cosa accade sopra di noi (ai piani dell’alta finanza internazionale), in quanto è da lassù che prendono forma le principali politiche interne.

 Il Giornale

Tra le ormai note battaglie apologetiche e i contrattacchi a chicchessia, Il Giornale perde una buona occasione per parlare d’altro, lasciando alle questioni economiche la miseria di una pagina o poco più. Unico punto a suo favore, un’interessante inchiesta sulle Onlus che si occupano dei clandestini a Lampedusa. Peccato, però, che il bersaglio diventano “avvocati e associazioni di sinistra”, e tutto viene visto ancora una volta secondo la logica “noi contro di loro”.

 

Un merito che hanno tutti i giornali è quello di lasciare alle ultime pagine il caso di cronaca Amanda Knox. Sarebbe stato inconcepibile parlarne come se fosse uno dei problemi che ci riguardano in questi giorni.

Il quotidiano della Settimana è La Repubblica, che ha saputo affrontare la maggior parte dei temi con completezza e correttezza. Elementi essenziali per scrivere in un giornale nazionale.