Le differenze quotidiane tuttoSilvio minuto per minuto

Anche questa settimana i principali quotidiani nazionali non sembrano proporre evidenti differenze tra loro. Le prime pagine di quasi tutti i giornali richiamano alla situazione interna dell’Italia e alla questione se il governo sia realmente capace di affrontare la crisi.

Partendo anche questa volta dalle testate più critiche nei confronti dell’attuale governo, diamo un’occhiata a come i fatti della settimana vengono affrontati dai diversi quotidiani.

Il Fatto Quotidiano

Non si smentisce il Fatto, in quanto in prima pagina c’è sempre lui, Silvio Berlusconi. La Procura di Milano denuncia “CAMERA COMPLICE DI B.” Si fa riferimento ancora una volta al caso Ruby, che evidentemente viene considerato sempre e comunque più rilevante di ogni altra vicenda. In seconda battuta si parla del declassamento delle banche italiane, della tragedia persistente che si consuma a Lampedusa e, infine, della questione palestinese in merito alla creazione dello stato indipendente e alle resistenze degli Stati Uniti.

La Repubblica

Il giornale di Ezio Mauro concede molto più inchiostro alle stragi di Lampedusa, anche attraverso un dossier in cui si descrivono le disperate condizioni dei migranti. Molto spazio, seppur dopo tredici pagine, viene dato anche alla sempre più inquietante situazione degli istituti di credito italiani, declassati dalla Standard&Poor’s. La Repubblica non trascura nemmeno la questione palestinese e va infine sottolineata l’interessante rubrica R2, in cui si raccontano le due facce dell’America di oggi, sempre più ingiusta e spaccata a metà tra ricchissimi e poverissimi.

Il Corriere della Sera

Il giornale di De Bortoli dedica ampio spazio alle dichiarazioni dei vari protagonisti della nostra politica in merito alla questione Milanese, e non solo. Resta il fatto però che tra i dubbi di Napolitano, le polemiche di Di Pietro e le proposte di Bossi, viene lasciato troppo poco spazio alle vicende internazionali, dedicando solo una pagina a testa al declassamento della S&P e alla formazione dello Stato palestinese.

Il Messaggero

Novità di questa seconda settimana, il Messaggero sorprende in quanto riesce a proporre una sofisticata alternanza di notizie, partendo dalle note questioni interne, passando per la crisi dei mercati e il dibattito palestinese, senza dimenticare le cronache di Lampedusa.

Il Sole 24 Ore

Anche questa una new entry, alla quale difficilmente si poteva rinunciare dopo la decisione della S&P e le dichiarazioni del Fondo Monetario Internazionale in merito alle difficoltà dell’Italia. Mai come in questo periodo il quotidiano economico dovrebbe avere la precedenza su tutti gli altri. Il Sole, infatti, affronta subito la crisi greca, il declassamento italiano e le manovre da 400 miliardi della Fed (la Banca centrale americana). Ponendo in secondo piano le questioni interne, si dà più spazio agli ammonimenti del FMI e alle proposte di riforme italiane.

Libero

Infine, il quotidiano di Belpietro si spende come sempre nella sua ormai cronica battaglia di difesa del premier, titolando VOGLIONO IL MORTO; si cerca di rappresentare la difficile situazione che deve affrontare il Pdl come l’ennesimo attacco da parte degli uomini “anti Silvio”, che incitano alla violenza e sono pronti a sostituire il governo eletto “con un papocchio gradito alla lobby politico-giudiziaria-affaristica”. Solo dopo ben quattordici pagine si parla di altro, con la questione di Lampedusa, mentre invece, l’intricata vicenda palestinese viene affrontata con singolare distacco.

Questa settimana i giornali sono stati leggermente meno “ciechi” rispetto a sette giorni fa ma, ancora una volta, si fa fatica a trovare quella completezza di notizie di cui oggi più che mai noi italiani (declassati, in tutto e per tutto) abbiamo bisogno.

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