La polemica sul nome del pomodoro Igp ibleo

Un passo indietro. E’ quello che i Comuni di Scicli, Ispica, Santa Croce, Comiso, Acate di comune accordo con la Provincia e la Camera di Commercio, chiedono ai soci dell’Associazione per il riconoscimento Marchio Igp “Pomodoro di Sicilia”, che in maniera unilaterale e inattesa hanno modificato il nome dell’associazione e l’indicazione stessa del Pomodoro, che da “Pomodoro di Sicilia”, invisa ai produttori di Pachino, è diventata “Pomodoro Vittoria”.

“L’assegnazione del marchio Igp per identificare le nostre produzioni tipiche – afferma l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Scicli, Giorgio Vindigni – dovrebbe giovare a tutto il territorio ed essere identificativo della fascia trasformata, senza campanilismi e senza ridurre a questa o quella città l’identificazione del prodotto tipico per eccellenza, il pomodoro”.

Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro a Scicli, cui ha partecipato, oltre al sindaco e all’assessore Vindigni, il delegato del sindaco di Santa Croce all’agricoltura, l’assessore Giuseppe Pluchino, i rappresentanti delle associazioni di categoria, Coldiretti (Pino Adamo) e Cia (Carmelo Bossettini), e dell’associazione Campagna Verde (Rosario Cappello), e il presidente della terza commissione consiliare Salvatore Carbone.

Nel corso del confronto si è giunti alla decisione di invitare l’assessore provinciale allo sviluppo economico Enzo Muriana e il presidente della Camera di Commercio di Ragusa Pippo Cascone – coordinatori del Tavolo per il Riconoscimento Igp – di attivarsi per cercare una denominazione alternativa e condivisa e di farsi portavoce presso l’associazione dei produttori a riconsiderare la denominazione del marchio, nel rispetto dell’intero territorio della fascia vocata.

Tale richiesta è già stata avanzata più volte in passato ma è rimasta inascoltata.

 

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