Il "lavoro che include", progetto a favore di 210 persone svantaggiate

Il progetto “Il lavoro che include”, per l’integrazione e l’inserimento lavorativo di 210 persone svantaggiate, passa alla “fase 2” con il reclutamento delle aziende private in cui far effettuare, ai protagonisti dell’iniziativa, le esperienze “sul campo”. Le domande di partecipazione degli imprenditori interessati dovranno essere presentate, ai Servizi sociali del proprio Comune di residenza, entro le ore 13 del 4 aprile.

Intanto, è prevista a fine mese, nei centri Eda di Caltagirone e Palagonia, la conclusione dell’attività di formazione (100 ore) che impegna 210 soggetti svantaggiati (105 disabili e 105 giovani in condizioni di disagio (individuati dopo apposito bando), fruitori e protagonisti del progetto.

“Il lavoro che include” è promosso da un’ampia coalizione territoriale, formata dalla Provincia regionale di Catania, dai Comuni di Caltagirone (capofila), Castel di Iudica, Grammichele, Militello in Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Palagonia, Radddusa, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, Scordia, Vizzini, da altri tre Comuni della provincia di Enna che sono la vera novità del quadro territoriale di riferimento (Catenanuova, Centuripe e Regalbuto), dai centri Eda (Educazione degli adulti) “Narbone” di Caltagirone e “Ponte” di Palagonia, dalla fondazione Microcredito e Sviluppo e da quattro partner privati (Adis Onlus, Consorzio Sol Calatino, Consorzio cooperative sociali Sole e società consortile Concreta) selezionati con procedura di evidenza pubblica.

I fruitori e protagonisti dell’iniziativa (due anni) sono stati selezionati secondo una ripartizione proporzionale al numero di abitanti: 36 a Caltagirone; 8 ciascuno, per un totale di 64, a San Cono, San Michele di Ganzaria, Mirabella Imbaccari, Mineo, Raddusa, Castel di Iudica, Catenanuova e Centuripe; 10 ciascuno, per complessivi 30, a Militello, Vizzini e Regalbuto; 20 ciascuno, per un totale di 80, a Ramacca, Palagonia, Scordia e Grammichele.

“La formazione nei due centri Eda e l’avviato reclutamento delle aziende – spiega l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Caltagirone, Cristina Navarra – sono propedeutici alla seconda fase (500 ore), che si concreterà in attività di work esperience in aziende private”.

“L’obiettivo – sottolinea il sindaco Pignataro – è la realizzazione di azioni di supporto ai soggetti svantaggiati attraverso percorsi di formazione, orientamento ed esperienze di lavoro finalizzati all’acquisizione di competenze specifiche”.

 

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