In Italia, dall’inizio del campionato, è entrato in vigore il programma “Tessera del Tifoso”, con le tante limitazioni che esso comporta. Il giro di vite posto dalle autorità italiane per arginare la violenza negli stadi sta avendo gravi ripercussioni nel panorama nazionale del movimento ultras, provocando la scomparsa di tanti gruppi organizzati che hanno fatto la storia del calcio (l’ultimo, in ordine di tempo, il Collettivo Autonomo Viola, celebre gruppo della Curva Fiesole di Firenze).
Se nel calcio italiano la situazione, al momento, appare notevolmente restrittiva – con le conseguenti proteste delle tante tifoserie che hanno disertato gli stadi in questa stagione –, lo scenario sembrerebbe diametralmente opposto dall’altra parte del mondo…
In Colombia, nel campionato di prima divisione (la Liga Postobòn), è accaduto l’inverosimile: a pochi minuti dalla fine della partita Deportivo Cucuta-Envigado alcuni tifosi della curva della squadra di casa hanno fatto entrare la bara con il corpo di un loro amico (Cristopher Alexander Sanguino, 17enne) assassinato il giorno prima. Il feretro sarebbe stato prelevato durante i funerali per condurlo all’interno dello stadio, dove gli è stato reso l’ultimo saluto, tra lo stupore generale del pubblico.
Scene di follia che hanno lasciato perplessi non solo gli spettatori, ma anche i dirigenti delle squadre e le autorità, che hanno avviato un’inchiesta per scoprire i responsabili. Molto spesso il detto “tutto il mondo è paese” sembra discostarsi dalla realtà dei fatti… ma qui si è raggiunto davvero l’apice dell’assurdo!
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