“Nessun processo, ma una comune assunzione di responsabilità”. Toni distesi e tanta voglia di ripartire facendo un “punto zero” nella storia della cavalcata di San Giuseppe e due passi in avanti.
Il sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, ha incontrato nei giorni scorsi i gruppi dei bardatori della cavalcata, dopo la deludente edizione 2011, tenutasi sabato scorso, in cui non si è registrata la presenza di cavalli infiorati.
Il sindaco è stato conciliante e chiaro a un tempo: “Non ci prestiamo al gioco di chi cerca i responsabili o i capri espiatori. E’ la comunità, nel suo complesso, ad aver perso”.
Unanime la richiesta dei bardatori: il Comune assuma la “governance” della parte folcloristica, lasciando alla parrocchia il momento liturgico. Il clima di rinnovata collaborazione e responsabilità ha anche portato a ipotizzare una cavalcata infiorata da tenersi, quest’anno, probabilmente in agosto, nel momento di massima presenza turistica, dato che il contributo 2011 alla cavalcata sarà intanto revocato in autotutela dal Comune. Potrebbe essere una sorta di assaggio del 2012, che, stando a quanto assicurano il sindaco e tutti i bardatori, sarà un’edizione memorabile della festa.
Presente all’incontro il presidente del consiglio Rivillito, che ha dato la disponibilità di calendarizzare in consiglio l’approvazione di uno statuto della cavalcata.
Tale proposta era stata avanzata dal sindaco ai bardatori, che avranno il compito a breve di proporre uno sorta di bozza statutaria della cavalcata, e di costituirsi in associazione o comitato, in modo da poter interloquire in maniera immediata col Comune, individuato come ente terzo, arbitro imparziale e in grado di assicurare il corretto svolgimento della festa.