Giovedì 17 Febbraio a partire dalle ore 16 nell’aula magna del Rettorato dell’Università di Catania, in piazza Università, si apre il convegno “Catania e l’Unità d’Italia”, organizzato dall’Amministrazione comunale insieme alla Facoltà di Scienze Politiche dell’ateneo di Catania e all’Unitre per celebrare i 150 di fondazione dello Stato italiano.
Dopo i saluti del sindaco Raffaele Stancanelli, del Rettore dell’Ateneo catanese, Antonino Recca, dell’assessore alla Cultura del Comune di Catania Marella Ferrera, del presidente nazionale dell’Unitre, Irma Maria Re e del presidente dell’Unitre di Catania, Pina Guccione Lisi, prenderà la parola per la relazione introduttiva Giuseppe Barone, preside della facoltà di Scienze Politiche di Catania. Seguiranno gli interventi di Angelo Granata, Chiara Pulvirenti, e Alessia Facineroso. L’incontro sarà presieduto da Giuseppe Astuto, ordinario di Storia delle Istituzioni Politiche dell’Università di Catania.
I lavori proseguiranno Venerdì 18 Febbraio alle ore 16 nell’aula magna della facoltà di Scienze Politiche in via Vittorio Emanuele 49. Sono previsti gli interventi di Maria Grazia Panebianco, Giuseppe Barone, Margherita Bonomo e Giancarlo Poidomani coordinati da Rosario Mangiameli, ordinario di Storia Contemporanea dell’Università di Catania.
Il convegno intende raccontare la storia di Catania nella complessa fase di transizione tra il vecchio e il nuovo Stato e si ricostruiranno vicende ed episodi dell’ unificazione, con uno sguardo rivolto alla storia politica, economica, sociale e militare. Attraverso l’utilizzo di nuove fonti documentarie si sveleranno gli avvenimenti di spicco del periodo che va dal 1848 al 1865, per cogliere la trama complessa di luci ed ombre su cui si è costruita l’identità nazionale nella città. In quest’ottica ampio spazio sarà dato all’approfondimento di alcuni nodi salienti della vicenda catanese: il “decollo” ottocentesco, il governo locale prima e dopo il 1860, le trame cospirative liberali e borboniche, il ruolo dell’Università e delle donne nel Risorgimento.