Sarà il Comune di Caltagirone, per 10 giorni, dal 12 al 21 gennaio, a garantire i pasti agli anziani dell’Ipab casa di riposo Santa Maria di Gesù (di proprietà della Regione siciliana), che rischia di chiudere i battenti a causa della gravissima situazione debitoria (3 milioni di euro) in cui versa. I 15 operatori a tempo indeterminato sono in sciopero da quasi un mese e mezzo, ancora in attesa di ricevere ben 35 mensilità di stipendi, e i 23 a tempo determinato (chiamati a rotazione) che beneficiano di una proroga sino al 31 gennaio, temono fortemente per il proprio futuro. Ma i 43 anziani ospiti della struttura, supportati dai loro familiari, hanno detto a chiare lettere che non intendono andare via.
“Ho firmato un accordo con la ditta fornitrice del servizio – spiega il sindaco Francesco Pignataro – per scongiurare la chiusura di questa struttura a cui gli anziani ricoverati stanno dimostrando di essere molto legati. Da parte dell’amministrazione comunale c’è la forte volontà di evitare il peggio e di salvaguardare, quindi, i posti di lavoro, ma è necessario che il governo regionale assuma con urgenza le determinazioni del caso. Ho chiesto all’assessore Piraino di istituire un fondo di rotazione che garantisca alle Ipab in grosse difficoltà finanziarie il respiro finanziario di cui hanno bisogno per avviare l’auspicato rilancio. Nel frattempo sono certo della collaborazione di sindacati e dipendenti per riportare la casa di riposo sui binari di una graduale risalita”.
“Dal governo regionale attendiamo risposte concrete – afferma il presidente del Consiglio comunale Fortunato Parisi – Per questo il tavolo tecnico da noi costituito ha deciso di spostare la vertenza al livello più alto, investendo della questione, e della necessità di una sua risoluzione, il presidente Raffaele Lombardo”.