Il Presidente della II Commissione Consiliare, Francesco Navarria e i Consiglieri Comunali Francesca Raciti, Antonino Sciuto, Rosario Gelsomino, Rosario Trovato, Sebastiano Cimino, Erika Marco tutti titolari della II Commissione, hanno depositato nei giorni scorsi agli atti del Consiglio Comunale di Catania una mozione con la quale chiedono ufficialmente al Sindaco e all’amministrazione Comunale di “non aumentare ulteriormente il numero degli stalli blu di sostare, di rendere più proporzionata tra le varie Municipalità la dislocazione di quelli già esistenti e di prevedere appositi stalli riservati ai residenti”.
La Commissione consiliare con questo atto si dichiara favorevole alla ipotesi di previsione di speciali abbonamenti per i cittadini residenti, proposta nei mesi scorsi a mezzo stampa dal Sindaco, tuttavia tale previsione non può essere attuata predisponendo un aumento ulteriore di stalli blu, ma all’interno del numero di quelli già esistenti.
Lo stesso orientamento è stato espresso dalle tre Municipalità che hanno fatto pervenire alla II Commissione parere contrario a qualsiasi ipotesi di aumento degli stalli a pagamento. Si tratta della I Municipalità “Centro”, III “Borgo Sanzio” e VIII “S. Leone Rapisardi”.
Il Presidente della II Commissione Francesco Navarria sottolinea l’importanza della mozione: “Con questo atto già depositato in Consiglio Comunale la II Commissione Consiliare, dopo aver sentito le Municipalità che rappresentano il territorio, ha espresso il proprio atto di indirizzo politico nei confronti dell’amministrazione comunale sul tema degli stalli blu di sostare; l’intero sistema va rivisto: il numero degli stalli blu è assolutamente sproporzionato e disequilibrato tra le varie municipalità, in alcune zone della città è divenuto quasi impossibile per i residenti trovare un posto per la propria autovettura.
La Commissione è favorevole all’ipotesi di previsione di speciali abbonamenti per i cittadini residenti, ma assolutamente contraria a qualsiasi aumento del numero complessivo degli stalli, piuttosto chiede maggiore uniformità di quelli già esistenti