Il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli ha incontrato la stampa per il consueto bilancio di fine anno. Quelle che seguono sono esclusivamente le sue parole, senza contraddittorio e senza domande. Ne emerge, senza in verità che Stancanelli nasconda difficoltà passate, presenti e future, un quadro abbastanza roseo, forse un po’ troppo distante dalla realtà quotidiana che vivono i catanesi.
Vogliamo concedere a Stancanelli l’onesta intellettuale di non nascondersi dietro un dito. Il sindaco sapeva e sa che amministrare Catania sarebbe stato un impegno durissimo. E’ fine di anno e vogliamo essere positivi e propositivi. A Stancanelli e alla sua Giunta si deve concedere il tempo di lavorare. A noi cittadini il compito di osservare, criticare e alla fine democraticamente giudicare.
Ecco il bilancio di Stancanelli.
Recupero finanziario e ottimizzazione dell’organizzazione delle risorse comunali, questi i punti cardine del consuntivo tracciato dal sindaco Raffaele Stancanelli dell’operato dell’Amministrazione comunale a chiusura d’anno.
“ Nel dicembre del 2008 al Comune si discuteva sull’ipotesi dissesto, oggi a distanza di due anni possiamo dire di essere fuori dalla crisi finanziaria, un traguardo ottenuto con un lavoro severo e che ci da credibilità all’esterno”.
Così il primo cittadino nel corso della conferenza stampa tenutasi il 30 dicembre a palazzo degli Elefanti alla presenza degli assessori all’Urbanistica Luigi Arcidiacono, alla Cultura Marella Ferrera, alle attività Produttive Francesco Cannizzo, alla Mobilità Alberto Pasqua, alle politiche Sociali Carlo Pennisi, al Bilancio Roberto Bonaccorsi, del presidente del Consiglio Comunale Marco Consoli, dei capigruppo di maggioranza Valeria Sudano e Sebastiano Condorelli, del direttore Generale Maurizio Lanza, del capo di gabinetto Marina Galeazzi, del ragioniere generale Giorgio Santonocito e dell’esperto del sindaco Giacomo Guglielmo.
“ Oggi – ha detto Stancanelli – abbiamo saldato le pendenze pregresse, non esistono contenziosi con gli istituti di credito, abbiamo risistemato con un piano di rientro il settore rifiuti ed a febbraio a Catania, che comunque non ha la situazione disastrosa delle altre realtà in fatto di rifiuti, sarà avviato un nuovo servizio n.u. con raccolta differenza il tutta la città”.
Ma le novità positive hanno riguardato anche le risorse umane del Comune, che sono passate dai 4800 dipendenti previsti in pianta organica, nel 2008, agli attuali 3600 circa, con un salto economico da 132 milioni a 123 milioni. Si è passati da 100 dirigenti ai 27 attuali, un numero nettamente inferiore ai cinquanta previsti. Non solo, i dirigenti avranno obiettivi da realizzare e risultati da ottenere.
“ A buon punto – ha continuato il sindaco – anche la programmazione urbanistica. Dopo la nascita dell’ ufficio del piano regolatore che ha lavorato in collaborazione con l’Università, è stato presentato al Consiglio comunale il progetto della città e si lavora sugli atti amministrativi che riguardano le municipalità, quanto prima al vaglio del consesso cittadino”.
Ha mosso passi in avanti anche il Piano Urbano del Traffico che è stato approvato nelle sue linee guida e rivoluzionerà la viabilità privilegiando i pedoni, i mezzi pubblici e infine le auto. Per l ‘Amt, che sarà trasformata in S.p.A., sono stati quantificati i debiti ed oggi andrà in giunta il piano industriale e finanziario che porterà l’azienda dei trasporti ad essere uno strumento valido al servizio della città nell’arco dei prossimi cinque anni.
Trasformazioni anche per le partecipate: molte sono state messe in liquidazione mentre, ad esempio, la Multiservizi è stata recuperata salvando posti di lavoro e arricchendo il Comune dei servizi manutentivi.
Sostare, Asec e Sidra sono tutte in fase di importanti trasformazioni. Cambiata completamente la politica dei servizi sociali che oggi danno priorità all’esclusione sociale e all’handicap con assistenza dedicata come quella realizzata per 270 ragazzi nelle scuole cittadine.
“ Tra le difficoltà di una città senza regole – ha continuato Stancanelli – abbiamo fatto ordine nei mercati ed aiutato chi voleva mettersi in regola”. Risistemazione e ordine anche per il Cimitero mentre dei 600 km di strade comunali, di cui 450 in dissesto, ne sono già state riasfaltate 250. Con i soldi che è stato possibile recuperare sono state messe in sicurezza cinque scuole e alcuni impianti sportivi. Attenzione massima all’evasione delle tasse con una lotta che garantirà al cittadino che paga di non pagare anche per gli altri.
Infine, ma non ultima, la cultura la cui programmazione tende a fare diventare Catania polo attrattivo. Ne esempio , proprio in questi giorni, la mostra di Modigliani al Castello Ursino.