«Catania? E' una città anti-disabili» / 2

I disabili a Catania, sono circa 1.500, ma  non se ne vede in circolazione neanche uno perché barriere architettoniche e auto parcheggiate sui marciapiedi li costringono a rimanere chiusi in casa. Inoltre i parcheggi riservati ai disabili sono un numero irrisorio e spesso sono realizzati con una logica incomprensibile (come, ad esempio, lo “sbarco” sui paletti del parcheggio per disabili presso la ASL di via Cimarosa).

Da anni le associazione dei disabili segnalano queste disfunzioni all’amministrazione comunale. Sindaco, assessori e Polizia municipale restano sordi a queste proteste ed anzi sembra proprio che per il sindaco Stancanelli i disabili siano cittadini  invisibili.

Il circolo Città Futura di Rifondazione Comunista ed il Partito dei Comunisti Italiani –  Federazione della Sinistra – organizzano per sabato 11 dicembre, alle ore 11,00 in piazza Roma, un corteo (che si snoderà fino a Piazza Università) al quale invitano a partecipare – in bici, a piedi, con il passeggino, in carrozzella –  tutti i cittadini e le cittadine e le associazioni insoddisfatti della mobilità a Catania, cogliendo l’occasione per avanzare precise proposte per liberare innanzitutto i disabili da questo stato di fatto che li costringe prigionieri delle proprie abitazioni:

1) Proteggere i marciapiedi con paletti, per impedire il parcheggio selvaggio delle autovetture e consentire così a disabili, pedoni, bambini, anziani e mamme con il passeggino di passeggiare tranquillamente;

2) Aumentare il numero degli stalli di parcheggio per disabili, soprattutto nelle zone di maggiore frequentazione (in prossimità di via Etnea, di Piazza teatro Massimo, di Piazza Università, delle strutture sanitarie dei centri medici e così via) per restituire a tutti i cittadini la libertà di passeggiare, di socializzare, di vivere la città;

3) Abbattimento delle barriere architettoniche in tutti i palazzi sede di uffici pubblici (ad esempio l’ufficio del Difensore Civico, ubicato in via Etnea accanto al bar “Caprice”, è totalmente inaccessibile ai disabili);

4) Utilizzazione dei fondi FAS regionali per finanziare progetti di adeguamento del territorio alle esigenze dei disabili.

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