La sinergia tra gli Architetti di Catania e gli organi di Governo segna nuovi importanti risultati. Alcuni mesi fa il presidente dell’Ordine etneo Luigi Longhitano, durante la visita istituzionale in prefettura, aveva avanzato una proposta relativa alla delicata questione delle risorse necessarie a garantire la sicurezza nei cantieri: «E’ opportuno – aveva sottolineato il presidente – che il responsabile tecnico per la sicurezza dei lavori, chiamato a effettuare costantemente i controlli, sia messo nelle condizioni di poter svolgere il proprio ruolo: per questo è necessario snellire la burocrazia e garantire adeguati compensi alle responsabilità connesse alla funzione. Dobbiamo raggiungere un importante obiettivo: una maggiore tutela nei luoghi di lavoro attraverso una presenza costante dei professionisti incaricati e una regolamentazione delle tariffe contro i ribassi selvaggi».
La risposta è arrivata da parte del prefetto di Catania Vincenzo Santoro, che attraverso una nota inviata per conoscenza anche alla Regione Siciliana, alla Provincia Regionale di Catania e ai comuni della nostra provincia, ha dettato indicazioni chiare e precise sugli “oneri per la sicurezza e le relative tariffe professionali degli architetti incaricati come responsabili dei cantieri e coordinatori in materia di sicurezza”.
«Le considerazioni espresse in ordine alla problematica posta dall’Ordine – si legge nella nota a firma del prefetto – attengono anche all’attività che la Prefettura esercita in funzione dei controlli e degli accessi del nucleo Interforze, finalizzati alla verifica della sicurezza nei cantieri: la modalità di calcolo degli onorari relativi alla materia deve rappresentare adempimento “vincolante” per l’amministrazione appaltante». Un messaggio forte e chiaro: “No ai ribassi dell’onorario dei professionisti in tema di sicurezza dei cantieri”. «Tale elemento – continua la nota – è da ritenersi “invariabile” e non soggetto a ribasso nella gara d’appalto».
Così come avviene per legge nei bandi di gara, dove gli oneri per la sicurezza non costituiscono elemento di confronto e di scelta del contraente, anche le parcelle dei professionisti dovranno attenersi alle tabelle del decreto ministeriale del 4 aprile del 2001. Da oggi non ci sono più sconti per la sicurezza, dunque.