L'alimentazione? Meglio se a "km zero"

Una recente indagine condotta da Federalimentare rivela che, tra fine 2009 e inizio 2010, l’attenzione dei consumatori italiani in materia di impatto ambientale e “corretto” stile di vita è aumentata del 51%.

Se si aggiunge che l’industria alimentare è la seconda in Italia – con 120 miliardi di euro di fatturato e 6.500 imprese – assume maggior valore un’iniziativa come “Apertamente” di Federalimentare, che chiama a raccolta 50 aziende italiane invitandole ad aprire le porte dei propri stabilimenti ai consumatori più attenti, per sottolineare l’attenzione della filiera produttiva alimentare al tema della sostenibilità e l’impegno che ogni giorno mette per offrire prodotti sicuri e sani.

Tra queste compare anche una nota azienda catanese di acque minerali, che venerdì 12 novembre, dedicherà un focus in linea con il concept dell’edizione 2010 di Apertamente: “Gusto sostenibile”. Perché la sostenibilità di un prodotto parte dal suo sistema produttivo che riesce a unire qualità, profitto e rispetto per l’ambiente.

Alle 10.00, la Sala consiliare del Comune di Belpasso ospiterà la tavola rotonda dal titolo “Alimentazione sana a Km zero in Sicilia. Una scelta di benessere”, che vedrà a confronto rappresentanti della politica e dell’economia regionale sui temi dello sviluppo sostenibile in ambito alimentare e della responsabilità di tutti gli attori del ciclo di vita e di consumo del prodotto. Puntando l’attenzione sui vantaggi derivanti dalla produzione a chilometro zero.

Torna in alto