La rabbia e l'impotenza

Ai ragazzi della Redazione ho sempre raccomandato di scrivere in maniera molto “british”: chi, cosa, dove, quando, perché. Ho sempre spiegato che per essere pubblicate le notizie devono essere vere e verificabili, ho chiesto di effettuare sempre un contraddittorio tra le parti in causa, di essere “servi della notizia” e mai protagonisti.

Ma stasera mi sono sentito un vigliacco. Ho sentito queste parole: «Il comandante libico ha ordinato di sparare in aria – ha spiegato Frattini – anche se poi purtroppo i colpi sono arrivati sulla barca italiana».

Sono le dichiarazioni del ministro degli esteri Franco Frattini riportate dai principali organi di stampa dopo l’incidente tra una motovedetta libica e un peschereccio siciliano. La cronaca dettaglia dei fatti andatevela a cercare da qualche altra parte. Non ho voglia di raccontarla. Sono allibito, sono senza parole, sono arrabbiato. Niente regole di buon giornalismo.

Abbiamo regalato sei motovedette alla Libia, sopra c’è anche personale italiano, e consentiamo che accada tutto questo? Non solo lo consentiamo ma poi fingono di chiederci scusa e diciamo “va be’, non è successo nulla, non fatelo più”.

Non fatelo più? Io avevo 22 anni quando ci dissero che dalla Libia avevano sparato due missili su Lampedusa. Ricordo già allora i miei pugni chiusi per la rabbia e l’impotenza. Era il giorno del mio compleanno.

Non fatelo più? Chi si fa carico adesso di rappresentare questa rabbia rinnovata, questa nuova impotenza? Dove sono i signori della Lega? Dove sono quelli che fino a poco fa straparlavano di “dignità nazionale”?

Guardate che questa sera io non sono solo. Provate a vedere i blog di mezza Italia, leggete le reazioni della gente comune. Adesso si sta esagerando. Adesso basta. Basta davvero.

Vi prego, indigniamoci.

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