Due persone di Caltanissetta, rispettivamente di 57 e 78 anni, sono state condannate dal Tribunale di Caltanissetta al pagamento di una pena pecuniaria per il reato di “detenzione incompatibile di animali” ai sensi dell’art. 727 del Codice penale. I due uomini erano stati denunciati all’Autorità giudiziaria dalle Guardie eco-zoofile di Lida e Wwf che avevano avviato le indagini (essendo loro riconosciuti i poteri di polizia giudiziaria) coordinate dalla Procura nissena.
Nel primo caso, lo scorso giugno le Guardie eco-zoofile avevano effettuato un sopralluogo presso una veranda in un condominio in città, ove risultava detenuto da anni un cane di piccola taglia, privo di microchip dell’anagrafe canina; i proprietari avevano traslocato lasciando l’animale abbandonato a se stesso, fra feci e urine essiccate, esposto al sole senza cibo ed acqua. Subito gli agenti zoofili hanno sequestrato il cane, rifocillandolo e prestando le cure del caso, e deferito l’uomo alla Procura consegnando un fascicolo di indagini e prove. Il P.M. ha convalidato il sequestro e le indagini esperite dalle Guardie eco-zoofile ed ha richiesto la punizione del reponsabile al Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Caltanissetta, che ora ha emesso il decreto penale di condanna.
Nel secondo caso, le indagini hanno preso nell’ottobre dello scorso anno: in un fondo agricolo di contrada Serra dei Ladroni a Caltanissetta un pensionato deteneva tre cani adulti ed almeno due cuccioli in pessime condizioni igieniche, legati con catene corte e provvisti di cucce luride; nel corso di diverse ispezioni si è accertato che gli animali versavano in evidente sofferenza ed erano malnutriti, tanto che dopo poche settimane alcuni sono spariti, probabilmente morti di stenti. Anche in questa circostanza le indagini sono state accolte dal Pubblico Ministero ed hanno portato ad un altro decreto penale di condanna.
«Queste condanne sono le prime a Caltanissetta per fatti simili dopo l’entrate in vigore della L. 189/04 che ha rivoluzionato il sistema di tutela penale degli animali, affrontando per la prima volta il problema della detenzione di cani in condizioni intollerabili – affermano Salvatore Colonna ed Ennio Bonfanti, responsabili dei Nuclei provinciali delle Guardie giurate di LIDA e WWF -. Speriamo che le condanne di oggi inducano molti proprietari irresponsabili a cambiare immediatamente le modalità con cui detengono gli animali, essendo passibili di sanzioni penali».