Se per definizione il giardino è un luogo recintato e spesso nascosto, il paesaggio invece è concepito come uno spazio aperto, esteso fin dove lo sguardo riesce ad arrivare. In Sicilia però questi due concetti si fondono in un enorme patrimonio naturale custode di storia e tradizioni secolari: in altre parole l’Isola come un grande giardino, essenza dell’immenso paesaggio che trova confine nel Mar Mediterraneo.
Il panorama siciliano – con le sue contrastanti sfumature di verde e giallo, fertili e brulle – è conosciuto in tutto il mondo per il suo valore non solo ambientale ma anche culturale. E come tale, dunque, è un bene comune da tutelare.
Attorno a questo tema ruota il programma del convegno “Dal giardino al paesaggio: il contributo del Fai alla loro salvaguardia e valorizzazione”, organizzato dalla delegazione di Catania del Fondo Ambiente Italiano (Fai) – guidata da Antonella Mandalà – in collaborazione con l’Università etnea e la Facoltà di Lettere e Filosofia, che si svolgerà venerdì 1 ottobre, a partire dalle 9.30, nell’Auditorium “Giancarlo De Carlo” dell’ex Monastero dei Benedettini (Piazza Dante) di Catania.
La varietà delle autorità e degli esperti che interverranno suggerisce l’approccio ad ampio respiro sulla tematica: dopo i saluti del presidente della Provincia regionale di Catania Giuseppe Castiglione, del sindaco del Comune etneo Raffaele Stancanelli, della Sovrintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Catania Vera Greco, del rettore dell’Università Antonino Recca e del preside della Facoltà di Lettere Enrico Iachello, si siederanno al tavolo numerosi e illustri docenti del mondo accademico siciliano (Giuseppe Giarrizzo, Francesco Maria Raimondo, Giuseppe Barbera, Eugenio Magnano di San Lio, Pietro Pavone, Antonio Di Grado) per discutere dell’evoluzione storica ed estetica del paesaggio isolano, includendo anche la nascita dei giardini della biodiversità e i parchi letterari in Sicilia.
Durante la sessione pomeridiana verranno esaminati casi esemplari come le catanesi Villa Scabrosa e Villa Bellini, e l’agrigentino Giardino della Kolymbetra. Prenderanno la parola il vicepresidente di Fai Sicilia Ignazio Melisenda Giambertoni, i docenti Leonardo Urbani, Giuseppe Pagnano, Daniela Romano, Maria Ala, Melania Nucifora, e l’architetto Marina Galeazzi. Chiude i lavori Maria Carmela Vagliasindi, agronomo paesaggista, delegato Fai Catania per il paesaggio.