Diffondere la cultura della prevenzione nelle scuole

«Diffondere la cultura della prevenzione nei luoghi di formazione come le scuole è una scelta fondamentale per tutelare i giovani, protagonisti della società del domani. L’assessorato regionale alla Salute si attiverà per ampliare il progetto pilota realizzato nella provincia di Catania, che per il suo carattere innovativo non può che diventare un prototipo da adottare in tutta la Sicilia».

La proposta è stata avanzata dall’assessore regionale alla Salute Massimo Russo, presente in occasione della consegna degli attestati agli studenti protagonisti del progetto pilota “La scuola va a lavoro in sicurezza”, avviato nel 2009 a seguito di un protocollo d’intesa tra Asp Catania, Anis, Inail, Provincia, Prefettura, Ufficio scolastico provinciale, Ordine e Fondazione degli Ingegneri. Nove gli Istituti tecnici e professionali coinvolti – , che alla fase teorica di 32 ore hanno affiancato un’attività di addestramento alla sicurezza sul lavoro tramite stage aziendali, visitando le sedi industriali, incontrando esperti e addetti ai lavori, partecipando attivamente a simulazioni pratiche e esercizi sulla valutazione del rischio.

«Da anni l’Asp sostiene la cultura della prevenzione – ha affermato il direttore generale Asp Catania Giuseppe Calaciura – educare vuol dire anche formare e informare: nel caso dei nostri giovani diventa così indispensabile affrontare precocemente i rischi connessi all’ambiente di lavoro, perché la prevenzione è di certo la miglior cura»

Stando ai recenti dati anticipati dall’Inail e relativi al 2009, si registra un calo delle morti bianche pari al 6%, dato confortante che invita a proseguire su questa strada: «Non c’è mente più fertile di quella delle nuove generazioni – hanno sottolineato il presidente degli Ingegneri etnei Carmelo Maria Grasso e il presidente della Fondazione dell’Ordine Santi Maria Cascone – ed è per questo che l’Ordine e la Fondazione da tempo scommettono sul confronto e il coinvolgimento dei giovani, attraverso varie iniziative legate alla città, poiché il connubio tra architettura, sicurezza e rispetto ambientale è condizione indispensabile per la vivibilità».

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