La quarta puntata di “Note di Sport” su Radio Vulcano vede la partecipazione di due elementi della Pallacanestro Catania: la guardia Marco Consoli e il direttore sportivo Marco Distefano.
[
]
Emanuele Urzì: Mi sembrava giusto partire da questa notizia [la morte dei quattro sportivi casertani] prima di acquistare un po di sorriso perché se ci trasferiamo dal piano della cronaca a quello dei risultati sportivi, di minore importanza rispetto al valore della vita, cè di che sorridere. Perché cè questa Pallacanestro Catania, Virauto, che ci dà soddisfazioni, almeno stando ai risultati fin qui raggiunti. Adesso la classifica dice secondo posto e oggi con grande orgoglio posso presentarvi i nostri ospiti della Pallacanestro Catania. Abbiamo in particolare qui al mio fianco Marco Consoli. Grazie Marco per essere intervenuto.
Marco Consoli: Buonasera a tutti!
Emanuele Urzì: Marco Consoli è uno dei migliori prodotti del vivaio della Grifone Catania. Guardia, 24 anni, ha esordito in Serie B2 con la Virtus Catania, di cui è stato anche capitano. Dopo la parentesi in Serie C2 con la Grifone, è tornato in B con la Virauto. Ieri ha realizzato 18 punti e sono su di lui riposte le speranze per un campionato di vertice e perché no di promozione. Marco commentaci la partita di ieri, peraltro contro una squadra che partiva con i favori del pronostico. Come lhai vissuta tu in campo?
Marco Consoli: Penso che la gente che è venuta al palazzetto si sia divertita perché Massafra, la squadra contro cui abbiamo giocato, è tra le candidate a fare il salto di qualità quindi il risultato che abbiamo ottenuto ci dà tanto entusiasmo. Siamo contenti perché comunque era una partita molto difficile e siamo stati molto bravi.
Emanuele Urzì: Un palazzetto, mi dicono, gremito in ogni ordine di posto. 700 spettatori contati. E allora è unoccasione per presentare il nostro secondo ospite nel nostro studio: il dirigente Marco Distefano che è venuto a trovarci insieme a Marco Consoli. Grazie anche a te per essere qui.
Marco Distefano: Grazie a voi e buonasera a tutti!
Emanuele Urzì: Piccola scheda di presentazione di Marco Distefano. È uno dei giovani del Gad Etna che hanno esordito alla fine degli anni ottanta in Serie C, quindi il termine giovane si riferisce a quel periodo! Anche lui guardia, ha giocato anche con il Cus di Gaetano Russo e si è ritirato due anni fa, nel 2006-07. Oggi è il direttore sportivo della Pallacanestro Catania. Marco, ti giro la stessa domanda sulle emozioni vissute ieri, peraltro contro una vecchia conoscenza del basket catanese come Riccardo Cantone.
Marco Distefano: Cantone che ho incrociato come allenatore, anche se la sua carriera è stata per lo più fuori dallambito catanese, soprattutto negli ultimi dieci anni. È stata unemozione grande vedere un pubblico numeroso e festante. È quello che noi vogliamo avere, tanti ragazzini che ci seguono, e gente che venga per divertirsi per il piacere di vedere una partita di pallacanestro. Chiaramente i risultati di ieri e delle altre partite ci hanno aiutato non poco.
[ ]
Roberto Quartarone: Vorrei partire sempre con Marco [Distefano] per spiegare meglio la filosofia di questa società, che sappiamo essere partita con delle basi molto solide per poi puntare a qualcosa di più nel futuro.
Marco Distefano: Le basi solide sono fatte chiaramente dalle persone che compongono la società e metto dentro tutti quanti, dal presidente allultimo degli aiutanti e assistenti. Noi puntiamo a consolidare la società, una squadra che non debba essere soltanto la prima squadra della Serie B ma che, partendo dalle scuole elementari in cui stiamo già lavorando, arrivi a creare un movimento cestistico che effettivamente a Catania si era un po perso, in cui la squadra principale sia da traino per tutte le altre. Non solo per le squadre nostre, ma per tutte le squadre della provincia catanese. È qualcosa su cui puntiamo molto ed è uno degli ambiti in cui dobbiamo lavorare sempre di più.
Roberto Quartarone: A Marco Consoli vorrei chiedere comè il rapporto con i suoi compagni e qual è latmosfera che si è creata allinterno della squadra.
Marco Consoli: Allinterno dello spogliatoio, considerato che siamo quasi tutti ragazzi e siamo coetanei, abbiamo creato penso un buon gruppo, sia dentro che fuori dal campo. In particolar modo si sta bene, soprattutto in trasferta, dai!
Emanuele Urzì: Vorrei che la gente che ci ascolta conoscesse meglio Marco Consoli a livello di carriera. Noi abbiamo fatto una scheda di presentazione ma hai qualcosa da aggiungere rispetto a quello che è stato detto, le tue esperienze precedenti, hai qualche ricordo in particolare che ci vuoi portare?
Marco Consoli: Sono due i ricordi che porterò sempre con me sul basket. Uno quando ho iniziato: è stato solo un modo per ingannare il tempo, perché andavo a scuola dalle suore e aspettando mia mamma che mi veniva a prendere per ingannare il tempo ho iniziato a giocare a basket.
Emanuele Urzì: E ho visto che te la cavi benino
Marco Consoli: … anche perché dalle suore dovevi aspettare i genitori in fila e io non ce la facevo a stare fermo! Ho ingannato il tempo in questa maniera! Laltro ricordo è quando siamo andati a fare le finali nazionali a Rieti contro società di Serie A come Avellino, Cantù e Siena. Là abbiamo preso tre mazzate, però
Emanuele Urzì: Volevo fare una domanda a Marco Distefano. A microfoni spenti scherzavamo sulla possibilità di promozione già da questanno. È nei programmi oppure la società punta ad un campionato di vertice finché dura?
Marco Distefano: Lobiettivo è salvarsi e conservare questa Serie B che è stata sudata. Anche se abbiamo acquistato un titolo, alla fine è frutto di una programmazione e di un lavoro. In questo momento sta andando molto bene, ma il campionato è lunghissimo, quindi siamo secondi per modo di dire. Siamo insieme a tante altre squadre che stanno lottando per non retrocedere. Noi fin quando dobbiamo restare su ci stiamo, se dobbiamo fare degli interventi in corso dopera li facciamo ma soltanto per casi estremi. Non montiamoci la testa, domenica abbiamo una partita difficilissima a Canicattì, contro una squadra rivelazione ancor più di noi. Hanno messo su una squadra praticamente negli ultimi due tre giorni di mercato perché hanno rischiato di non fare questo campionato, quindi a loro va dato grandissimo onore. Per quanto riguarda noi, la Legadue, come dire, non bisogna mai avere paura di porsi degli obiettivi che possono essere anche alti, ma sempre con i piedi per terra. Noi costruiamo per arrivare il più in alto possibile, compatibilmente con le risorse economiche, con quello che potrà darci il vivaio che andremo a creare e con quello che potrà darci la città in termini di risposte.
Roberto Quartarone: A proposito di vivaio, volevo chiedere sia a Marco Distefano che a Marco Consoli come vedono lo sviluppo del vivaio in questo periodo, perché come ha detto Emanuele Marco Consoli è stato uno dei migliori prodotti della Grifone. Vogliono ripercorrere le orme della vecchia Grifone o stanno cercando di portare avanti un progetto alternativo?
Marco Distefano: Il progetto alternativo è quello di avere dei ragazzi che siano sempre più adatti a giocare sui palcoscenici migliori possibile. Vogliamo creare una società solida che parta dalla base e quindi dal gioco dei ragazzi. In questo momento abbiamo la nostra seconda squadra, che poi è la prima, il Gad Etna, che partecipa alla Serie C regionale, in cui si stanno mettendo in evidenza dei ragazzi di quindici, sedici e diciassette anni. Sabato scorso hanno vinto contro il Siracusa e quelli che sono stati i migliori sono stati sicuramente i ragazzi più giovani. Dico Basile, dico anche Caltabiano. Poi è chiaro che abbiamo anche un Vittorio Mazzerbo che fa parte dei grandi ma ha solo ventiquattro anni.
Emanuele Urzì: Il rapporto di Marco Consoli con mister Borzì.
Marco Consoli: È un rapporto normale, di lavoro, cè comunque fiducia reciproca, devo anche ringraziare lui e la società che mi hanno scelto. Non posso dire nulla di cattivo, diciamo!
Roberto Quartarone: [ ] Marco Consoli due anni fa giocava in Serie B2 con la Virtus Catania, poi la squadra è fallita ed è rimasto in Serie C2 con la Grifone, la sua società dappartenenza. Volevo chiedere a lui come mai, il perché di questa scelta.
Marco Consoli: È legato un po alla sfortuna, un po alla parola che avevo dato. Perché appena è finito il campionato di Serie B sono andato a Jesi a fare la summer league con la società di Serie A2, la Fileni Jesi. Tra laltro devo ringraziare Giuseppe Marchesano, il nostro preparatore atletico, perché è stato lui che mi ha mandato là. Niente, ho fatto questa summer league che abbiamo vinto, loro erano interessati a me, mi avevano detto di aspettare. Ho aspettato però in piscina mi sono rotto il piede. E sono rimasto qua e siccome avevo dato la parola a Carmelo Carbone e al signor Vergano che se fossi rimasto a Catania avrei giocato con loro allora mi è sembrato giusto rispettare la parola data.
Emanuele Urzì: Avevo una curiosità per Marco Distefano. Cosa vi siete detti, se si può dire, con Riccardo Cantone? Complimenti reciproci, esperienze, qualcosa di simpatico che si può riportare in radio, magari sulle aspettative che ha per il campionato, sia per la sua squadra che per la vostra?
Marco Distefano: Mah, noi ci siamo incontrati prima della partita e lui, in maniera scaramantica, si è lamentato degli infortuni. Anche perché la sua posizione è decisamente più scomoda della nostra, anche perché lui ha una squadra da gestire fatta da nomi di grosso calibro. Quindi nonostante avesse due infortunati ieri ci ha fatto soffrire fino allultimo secondo, fino a quando Marco non ha preso il rimbalzo definitivo sullerrore al tiro libero del nostro capitano. Quindi lui su questo ci scherzava e ci ha fatto i complimenti. Ho fatto i complimenti a lui, ma sarebbe stato superfluo perché ha una signora squadra, che sicuramente verrà fuori alla fine del campionato, però è anche vero che stare in quella posizione comporta degli onori ma anche grossi oneri, perché il carico di stress che deve sopportare non è indifferente. È obbligato a vincere!
Emanuele Urzì: Grazie Marco. Ricordiamo che il punteggio è stato 84-82, proprio al rush finale con questa azione che hai descritto pocanzi la vittoria è andata al Catania. Bene, direi che ci possiamo fermare qui. Ringraziamo Marco Consoli e Marco Distefano per essere intervenuti. Da qui in avanti continueremo a parlare della Pallacanestro Catania con il nostro redattore e quindi veniteci a trovare, o qualche altro esponente della squadra. Grazie a voi e grazie Roberto.