Basket, B1/f: Ecolink-Rainbow 46-44

La Rainbow Catania sconfitta al fotofinish.

Ecolink-Rainbow 46-44
Impianto di Termini Imerese, 29 ottobre, 17:30

Rainbow Basket Catania: Puglisi 10, Felice 9, Ferlito 9, Adorni 3, Fabbri 7, Cabibbo 6, Messina n.e., Saporito n.e., Gambino n.e., Manganaro. All. Di Piazza
Ecolink Termini Imerese: Busuito2, Augetto 4, Fornaro 11, Innocente 10, Vento 7, Azzarello, Ciriminna 3, Cavarretta, Maccioccia, Sicola 9. All. Scimeca
Arbitri: La Monica e Sarda.
Parziali: 12/8 -24/12 – 37/30 – 46/44

Era già stato annunciato che quella di mercoledì tra l’Ecolink Termini Imerese e la Rainbow Catania sarebbe stata una partita diversa dalle altre, che sarebbe stato un match difficile gli addetti ai lavori lo sapevano già. Tifo da stadio, emozioni continue ed altalenanti, agonismo ad alti livelli, tensione palpabile ancora prima del fischio d’inizio del primo scontro diretto tra le due capoliste.

Fabbri su Augetto, Puglisi su Fornaro, Adorni su Innocente, Felice su Sicola, Ferlito su Vento le marcature decise da coach Di piazza ai blocchi di partenza. L’acceleratore è spinto giù al massimo, l’aria è subito quella di una finale anche se siamo solo alla quinta di campionato. Nessuno ci sta a perdere; unico obiettivo portare a casa i due punti e dimostrare all’avversario chi è la più forte, chi vale di più. I primi minuti sono colorati di rossoazzurro. La Rainbow parte in quarta, con Ferlito e Fabbri che sembrano al primo impatto indomabili, portando subito la loro squadra sul + 6 con tre affondi perfetti. Poi la prima palla persa, una bomba da 3 di Vento e tre penetrazioni della scatenata Sicola permettono da subito il sorpasso alla squadra di casa che termina il primo tempino sul 12/8, con un sottofondo di tifo veramente assordante. Il secondo quarto per la Rainbow è la fotocopia più scura del primo. Continua il festival degli errori al tiro, nonostante però le 5 catanesi non mollano un attimo nè tenzione nè concentrazione nè l’impegno e neppure la pressione. I canestri dello stregato campo della Himera sembrano inviolabili, la palla disegna forme geometriche immaginarie sul ferro ma stenta a bucare la retina, tranne che solo due volte prima con Ferlito, poi con Cabibbo, ancora non al massimo della forma da dentro la lunetta. Il Termini sale a più 12, 24/12 il risultato quando si va negli spogliatoi per l’intervallo.

Il terzo e l’ultimo quarto si giocano ai ferri corti. La squadra di Di Piazza sale, Felice “prende per i capelli” le sua compagne con l’aiuto di Puglisi, che sembra superare la fase di torpore iniziale e sembra accusare meno la tensione, oltre alla fisicità e alla pressione di Fornaro, asfissiante. Ad 1’13”dalla fine del terzo quarto la discutibilissima coppia arbitrale che regalerà alla Rainbow un finale a sorpresa, fischia un tecnico alla nervosa panchina di Scimeca e manda Felice e Puglisi in lunetta, ma i liberi realizzati sono solo 2/4. Si sente indiscutibilmente la mancanza di Chimenz sotto le plance per le catanesi, ma nello stesso tempo Adorni con la sua esperienza svolge un ruolo fondamentale sia in difesa che in attacco e con i soliti tanti rimbalzi per le sue compagne, nonostante di fronte abbia da confrontarsi con una fastidiosa Innocente.

La Rainbow rimonta entusiasmandosi ed entusiasmando la sua panchina che stenta a contenersi e a rimanere seduta. A 5 minuti dalla fine Felice esce per 5 falli. Gli ultimi istanti di gioco sono proibiti ai più deboli di cuore. Si va punto a punto grazie a due triple d’orgoglio e di carattere firmate prima Ferlito poi Fabbri, che permettono il sorpasso alla loro squadra portando il risultato sul 43/44 per la Rainbow Catania. Scatta l’ultimo secondo ed è tragedia. Il danno: Augetto si inventa un tiro da 3 sullla sirena, e la palla entra. La beffa: irrompe l’arbitro dichiara nullo il canestro della Himera ed assegna la vittoria alla squadra ospite. Il pubblico di casa invade il campo, fioccano le proteste e gli insulti. Intanto la panchina catanese esulta insieme alla sua squadra, la gioia è incontenibile. Poi il silenzio. Passa qualche secondo, il tavolo chiama i due fischietti, il secondo arbitro dopo una breve discussione col giudice di sedia dichiara il suo errore e comunica che l’incontro se lo aggiudica il Termini con la convalida del canestro. Ora ad esultare è la panchina dell’Himera. Sui volti delle ragazze del Catania la delusione e le lacrime comprensibili. I complimenti vanno ad entrambe le compagini, la sconfitta si accetta, la vittoria meritata è parte dello sport, la partita è stata veramente bella e tecnicamente valida. Bravo il Termini, bravo il Catania, ora al secondo posto della classifica.

Non si accettano assolutamente però certi atteggiamenti e comportamenti antisportivi di un pubblico imerese che di certo da un punto di vista sportivo ed etico non fa onore alla sua bella e promettente squadra.

Addetto stampa
Maria Luisa Lanzerotti

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