Basket, B2/f: Lazùr-Belvedere 57-55

La Lazùr si rifà della sconfitta di Canicattì battendo il Belvedere Partinico.

Lazùr-Belvedere 57-55
PalaGalermo di Catania, 8 marzo, 16:00

Lazùr Catania: Hristova 19, La Manna 4, Formica 5, Argentino, D’Angelo 9, Aleo 13, Pappalardo 7, Parisi, Granata, Di Stefano. Allenatore: Aleksandrova.
Belvedere Partinico: Spinella 2, Lo Cricchio 10, Giostra 11, Tini 8, M. Lo Porto 7, Noto 8, O. Lo Porto 9, Di Fara, Vonni ne, Di Marco ne. Allenatore: Zangara.
Arbitri: Centrorrino di Rometta e Gaglio di Messina.
Parziali: 13-12, 29-33, 46-41.

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ECCO IL RISCATTO. La Lazùr di Sashka Aleksandrova ha riscattato la sconfitta di Canicattì [S.Pappalardo].

Vittoria casalinga per la Lazùr Catania. Nella seconda giornata della poule- promozione del campionato di serie B femminile di basket, la squadra catanese ha piegato, per 57-55, il Partinico. Al Palagalermo, il quintetto allenato da coach Sashka Aleksandrova ha rimontato alla grande nel terzo parziale, superando la forte compagine avversaria. La gara è stata molto dura. Gli arbitri hanno permesso alle ospiti diversi interventi fallosi, ma le lazurine non hanno perso mai la testa. La svolta dell’incontro è avvenuta nel terzo quarto.

Le padrone di casa, in campo, con un “1-3-1” molto aggressivo, sono passate in vantaggio, gestendo poi bene gli ultimi due minuti del match. La formazione del presidente Federico Cicero ha dimostrato maturità e compattezza. Importante il contributo offerto da tutte le giocatrici. In evidenza soprattutto Hristova, importante in difesa, Formica, che fa fatto valere i suoi centimetri e il suo palleggio, La Manna, aggressiva e determinata, Argentino, come sempre preziosa in fase difensiva, capitan D’Angelo, una autentica lottatrice e Aleo, che ha gestito bene la fase offensiva.

Nonostante ben dieci triple realizzate, il quintetto del tecnico Zangara si è dovuto arrendere alla grinta e alla voglia di vincere della Lazùr Catania, che ha conquistato un importante e meritato successo. Il cammino del team etneo prosegue, con la speranza di raggiungere traguardi sempre più prestigiosi.

Umberto Pioletti

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