Basket, P/m: Energy-Ilga 51-61

Risale ulteriormente in classifica l’Ilga Palagonia, che vince in casa della derelitta Energy Club.

Energy-Ilga 51-61
PalaZurria di Catania, 8 febbraio, 18:00

Energy Club Catania: Meli (k) 13, Guerra 7, Papotto 2, Benina 4, Lo Certo I 12, Lo Certo II 13, Lombardo, Casicci, Guglielmino I, Quartarone. All.: Alonzo.
PGS Ilga Palagonia: Saturno, Nicolaci (k) ne, Di Maria 8, P. Favata 12, F. Favata 18, Marino 4, Coco 11, Tutino 6, Scirè Scappuzzo 2.
Arbitro: Piana di Catania.
Parziali: 4-15, 17-14; 14-13, 16-19.
Spettatori: 20.

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IN CRESCITA. Valerio Papotto, 20 anni, positivo in difesa [EnergyCT.it].

Cominciamo con due notizie che esulano dalla gara: l’incontro con il Paternò, inizialmente perso a tavolino, verrà recuperato quanto prima; Damiano Di Grazia, durante l’ultima gara, ha riportato la frattura scomposta del mignolo: per lui si prevede un periodo di stop…

Energy-Ilga è la partita dei numeri improponibili. Si parla di ventotto falli fischiati all’Energy Club. Si dice di un intero quintetto che si stabilisce sul rasoio dei quattro falli personali. E ci stanno quasi tutti, ad onor del vero. Si narra di un iniziale -11 da paura centrato dall’Ilga, che inizialmente era andata sotto di due canestri. Si racconta addirittura dei simpatici 66, 74 e 82 degli ospiti che fanno tanto NBA… Ma di bel gioco, in campo, se ne vede poco.

La squadra di Nicolaci è venuta a Catania per fare risultato, per risalire ulteriormente in classifica dopo le vittorie su EuroVirtus e Grammichele. Fa la sua gara: la prestanza fisica e atletica è indubbia e l’Energy Club non può far altro che rispondere provando a giocare. Provando. Con Daniele e Domenico Lo Certo in cabina di regia, un po’ di organizzazione in più c’è. Ma un po’…

Il problema è che per tutta la gara, l’Ilga entra a canestro, sbaglia, recupera il rimbalzo e segna; dall’altra parte, si tenta di più il tiro da fuori, si sbaglia e si deve scendere nuovamente in difesa. Dopo il tremendo avvio, però, tutta la squadra fa del suo meglio per rimontare. La difesa ad uomo, però, salta spesso: l’imputato del giorno è Enzo Meli, apparso in più occasioni troppo svagato…

A tappare i buchi ci pensano Concetto Guerra nel primo periodo e Valerio Papotto poi: veramente ottimi i miglioramenti del secondo, che si esibisce anche in due stoppate. Gli altri contribuiscono a vario titolo a mantenere viva la speranza, ma nessuno incide in particolare: Daniele Lo Certo si risveglia con un paio di triple, Domenico viene preso dai crampi e gioca a denti stretti, Gianluca Benina subisce falli su falli ma tiene duro e risponde a tono.

Alla fine, manca la lucidità per completare la rimonta. Dal 29-33 a metà del terzo periodo si crolla di nuovo al 35-42 e poi al finale 51-61. Risultato giusto, s’intenda, ma magari non con questo scarto.

Roberto Quartarone

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