Calcio: addio a Bastiano Buzzin

È deceduto ieri a Locarno Sebastiano Buzzin, ex calciatore friulano residente ormai dagli anni sessanta in Svizzera. Ha giocato per quattro stagioni con il Catania Calcio, negli anni cinquanta.

buzzin.jpgLuigi Prestinenza lo definiva un «centravanti di rara generosità, temibile soprattutto di testa.» In realtà, Bastiano Buzzin arrivò a Catania nel 1956 come interno, con il numero 10 sulla maglia. Era cresciuto nella Pro Gorizia e, dopo la gavetta con il Vigevano, aveva giocato per un biennio nell’Inter del catenaccio di Alfredo Foni. Scendendo in campo saltuariamente, era riuscito a vincere due scudetti e a segnare cinque reti.

Non trovando spazio neanche nella Fiorentina, Buzzin nel 1955 scese in Serie B, al Verona. Segnò addirittura 14 reti, che gli valsero la chiamata di Agatino Pesce, presidente del Catania. La società rossazzurra stava ricostruendo la squadra che aveva perso la promozione in Serie A all’ultima giornata del campionato precedente e l’attaccante goriziano fu ingaggiato per coprire un ruolo in cui si erano cimentati in tanti, senza molto successo.

La prima stagione fu la migliore sul piano personale, con 11 reti messe a segno e 34 presenze in 34 partite. Nei campionati successivi, Bastianone si cucì il numero 9 sulle spalle e proprio con quella maglia conquistò la promozione in Serie A nel 1959-60, con Carmelo Di Bella in panchina. Rimase poi solo per una partita di Coppa Italia: non giocò mai con il Catania in Serie A.

Dopo una breve parentesi a Siracusa, Buzzin chiuse la carriera in Svizzera, prima con il Bellinzona, poi con il Locarno. Con 34 reti, è l’ottavo miglior marcatore della storia del Catania; il settimo posto gli è stato strappato lo scorso 28 ottobre, quando Giuseppe Mascara ha trafitto Antonio Mirante per l’1-0 di Catania-Sampdoria 2-0.

Roberto Quartarone

In collaborazione con Diario Rossazzurro

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