L’arte di saper copiare

Tutti almeno una volta abbiamo sbirciato nel compito del nostro compagno di banco ma, a dir la verità, non è certo una cosa semplice saper copiare: è quasi un arte. Per riuscire a copiare bene bisogna avere delle caratteristiche fondamentali come la rapidità di sguardo e la scaltrezza di mano, ma anche molta intelligenza e furbizia. Tutto comincia quando un professore distribuisce i testi del compito. Immediatamente ci si confronta con il compagno per vedere se il prof. ha fatto il furbo dando compiti diversi o a file. Nel caso si tratti di compiti uguali, copiare diventa abbastanza facile perché alla fine qualche foglietto arriverà, senza preoccuparsi da chi. Il tutto diventa ancora più semplice se si tratta di test a risposta multipla. Nel caso in cui i compiti siano diversi, si comincia subito a cercare chi ha lo stesso compito poi, una volta individuato, si possono presentare due casi: se si tratta di uno che ha studiato si cominciano a strappare foglietti di carta dai quaderni o, in caso di vicinanza, inscenare cadute di penna; se si tratta di uno che non sia proprio ferrato sull’argomento bisogna ricorrere agli espedienti più difficili e complicati. Innanzitutto si può sbirciare nel libro, appositamente nascosto sotto il banco, ma in questo caso la percentuale di rischio sarebbe altissima. Un metodo più sicuro, ma dal quale si può ottenere meno, è quello di nascondere il libro in bagno con la possibilità, però, di consultarlo soltanto una volta. Molto simili alla tecnica del bagno vi sono la possibilità di affidare il libro a qualche amico di un’altra classe dal quale recarsi con la scusa di andare in bagno o la possibilità di andare a consultare i libri in biblioteca sempre con la vecchia scusa dell’utilizzo dei servizi igienici. Per i più fortunati, ovvero gli assenti al compito ai quali viene concesso di recuperare, esiste il classico sistema di prepararsi su un piccolo foglietto di carta il compito già svolto e qui, oltre ai compagni, ci aiuta anche la tecnologia visto che su internet non ci vuole molto a procurarsi un tema, una versione o una produzione in lingua straniera. Capita anche di trovarsi in difficoltà con il tema d’italiano ed in questo caso saper copiare non serve a molto; esistono comunque dei sistemi per riuscire ad ottenere buoni risultati ed in grado di farci sentire in pace con la coscienza. Mi sto riferendo al rileggere accuratamente ciò che si è scritto in brutta e cercare di dargli un senso e una logica. Certamente copiare non è una cosa giusta, ma in certi casi diventa proprio necessario. Se però si vuol copiare senza aver studiato alcunché, ahimè sono dolori! Poiché l’arte del saper copiare presuppone inconfutabilmente che bisogna capire quello che si sta copiando; in caso contrario quello che copieremo farà ridere a crepapelle i nostri prof. e questi ci verranno a dire, sempre ridendo, la famosa frase: “Si capisce subito che hai copiato perché quello che hai scritto non ha alcun senso!”

Daniele Calcagno

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