Ci siamo lasciati quando ancora il Catania aveva conquistato una sola vittoria, era reduce dalla sconfitta immeritata di Milano contro l’Inter e rischiava di scendere sempre più in classifica. Ci ritroviamo oggi al quarto posto, alla vigilia di un Roma-Catania che sa d’altri tempi, con quattro vittorie in campionato, con una squadra ormai sicura di sè.
La notizia più eclatante è sicuramente la posizione in classifica. All’undicesima giornata, il Catania è stato al quarto posto in Serie A solo nel 1960-61 (in quel caso in solitaria): in un caso era al quinto (1963), in due al sesto (1955 e 1965) ma poi sempre più giù… Inizialmente i parallelismi sembrava che si potessero fare con la stagione 1983-84, la peggiore in assoluto, ma via via che il campionato continuava ci si è avvicinati agli standard del campionato 1960-61, il migliore! Ma all’undicesima giornata, all’epoca, il Catania contava già sei vittorie. Oggi, sono solo quattro, di cui tre arrivate nelle ultime giornate.
Si è ricominciato con la Lazio, demolita con un 3-1 strepitoso, frutto della grande prestazione di Giuseppe Colucci, autore di una doppietta. L’ultimo rossazzurro autore di una doppietta era stato Aldo Cantarutti, nel 1983-84, contro il Pisa. Ha poi segnato Gionatha Spinesi, che con la rete della settimana successiva contro il Torino è entrato nella top ten dei migliori cannonieri di tutti i tempi, prima appaiando Damiano Morra e Salvador Calvanese, poi superandoli con la rete segnata al Livorno. Ora è in coppia con Aquilino Bonfanti a due lunghezze da Giuseppe Mascara.
E Mascara è una delle note dolenti di questo Catania. Il calatino è già a due espulsioni in questo campionato: una rimediata contro il Messina per doppia ammonizione e una contro il Torino per una gomitata a Cioffi. In entrambi i casi, la sua assenza è costata i tre punti: oggi saremmo a quota 20 se non si fosse fatto espellere… Rimangono ad una espulsione Mattia Biso e Lorenzo Stovini, cacciati da De Marco a Firenze.
Dicevamo delle vittorie. La terza in campionato è arrivata nel terreno di conquista per eccellenza: Reggio Calabria. I poveri calabresi contro il Catania hanno perso 12 confronti casalinghi sui 20 disputati… I rossazzurri hanno comunque rotto un trend negativo che durava dal 25 maggio 1980, quando Marco Piga segnò la rete della vittoria rossazzurra e della promozione dalla C1 alla B: da allora la Reggina ha vinto un confronto e poi vi sono stati due pareggi.
La quarta, la più spettacolare dell’anno rossazzurro (premiata dalla Gazzetta dello Sport con 4 stelle), è finita 3-2 contro il Livorno. I toscani avevano ceduto con lo stesso punteggio il 31 maggio 2003 in Serie B. In questo caso, è arrivata la prima rete in Serie A per Fabio Caserta: il centrocampista è stato così premiato per un inizio stagione veramente ottimo. In molti si erano aspettati anche una sua convocazione per l’amichevole Italia-Turchia, ma Roberto Donadoni ha preferito altri giocatori.
È andata sicuramente meglio a Juan Manuel Vargas. Il terzino sinistro peruviano, titolare da quando Gianluca Falsini si è infortunato, è stato convocato da Franco Navarro nella nazionale peruviana e ha giocato contro la Giamaica (1-1 il punteggio finale: guarda caso, la rete del vantaggio peruviano è stata segnata da Alexander Sanchez su cross di Vargas). È il quarto straniero rossazzurro a vestire la maglia della propria nazionale, dopo Horst Szymaniak, Jihad al-Muntasser e Jemal Alioui.
Le altre due partite sono state comunque fruttuose: dopo aver letteralmente “rubato” un punto a Siena (non per l’atteggiamento in campo o per sviste arbitrali: ma solo per la fortuna di aver segnato al 93′!), Mascara ha aiutato il Torino a strappare un pareggio in casa rossazzurra. Da segnalare che la condizione di Giorgio Corona è veramente impressionante: da esordiente conta già 5 reti in 11 partite. Se non basta come mero dato statistico, bisogna sottolineare che i suoi gol hanno fruttato 10 punti: due decisivi negli 1-0 a Cagliari e Reggio, quella del 3-2 contro il Livorno, quella dell’1-1 a Siena (l’unica inutile è stata quella a Palermo).
C’è un’ultima cosa da segnalare sulle ultime partite: grazie a quei grand’uomini che hanno quasi ucciso di botte un poliziotto durante Catania-Messina 2-2, i rossazzurri sono stati costretti a giocare due partite in campo neutro e a porte chiuse. Non era mai capitato nella storia catanese qualcosa del genere. In Serie A, comunque, il Catania non è nuovo a lunghe squalifiche del campo. Durante l’ultimo campionato, nel 1984, il giudice sportivo mandò la squadra di G.B.Fabbri a Messina (Avellino 1-1), Cosenza (Genoa 1-2) e Palermo (Lazio 1-1, Roma 2-2). Ma mai a Bari e Lecce… E mai a porte chiuse!
Chiudiamo con i numeri. Tanti auguri a Nino Pulvirenti! Il presidente ha festeggiato contro il Siena la sua 100a partita da massimo dirigente rossazzurro, quasi due anni e mezzo dopo quel Catania-Fiorentina 1-1 che segnò il suo ingresso ufficiale al Massimino. Armando Pantanelli è ad un passo dal raggiungere il traguardo del suo presidente: è a quota 90 in campionato. Molto più lontani Mascara (85 presenze in campionato), Caserta (77) e Silvestri (63). Storicamente, si ricorderà la vittoria contro il Livorno come l’80a del Catania in A, la rete di Giorgio Corona contro il Siena come la 100a in trasferta in A e la vittoria di Reggio come la 200a in trasferta (in assoluto, la centesima è addirittura dell’11 giugno 1978, Matera-Catania 0-1 con rete di Emilio Frigerio).
Roberto Quartarone