Intervista a Sabrina Prevosti, ex giocatrice della Torre Tabita Catania di pallavolo femminile.
di Roberto Quartarone
«Finché si giocava per passione, la nostra squadra andò benissimo. Poi, come aveva pronosticato la storica allenatrice Liliana Pizzo, con larrivo dei soldi finì la passione e con lei il mito dellAlidea.» Con questa amara frase, lex pallavolista Sabrina Prevosti inquadra la fine di uno dei più importanti fenomeni sportivi catanesi di sempre: lAlidea, vincitrice dello scudetto 1979-1980.
«Iniziai a 12 anni con la Nike (che poi venne sponsorizzata dalla Torre Tabita), la prima squadra di pallavolo catanese. Fu fondata da Paolo Pizzo, marito di Liliana, che fece sbarcare questo sport a Catania. In dieci anni vinsi tre giochi della gioventù a livello nazionale, tre campionati juniores, venni convocata più volte con Tiziana Pizzo in nazionale juniores e da titolare arrivai alla finale scudetto che perdemmo contro il Reggio Emilia. Non continuai solo perché iniziai lISEF
» Lanno successivo, la Torre Tabita Catania vinse la Coppa Italia, due anni dopo (dopo la fusione con lAlidea) arrivò lunico scudetto. Ma come si svolgevano gli allenamenti? «Liliana Pizzo allenava puntando tutto sulla tecnica: con il pallone potevamo fare qualsiasi cosa, utilizzando solo le mani e le braccia. Una volta portò il metronomo (solitamente usato per segnare il tempo nella musica) e dovemmo palleggiare a tempo. In unaltra occasione posizionò dei cerchi in una metà campo disponendoli come se fossero una squadra avversaria e noi dallaltra parte dovevamo centrarli schiacciando. Il tutto veniva svolto sulle mattonelle: negli anni settanta i palazzetti ancora non erano pavimentati con i parquet
Qualche volta andavamo anche in giro nellentroterra siciliano per promuovere lo sport, ma la gente veniva solo per guardarci le gambe!» E poi? «Poi arrivarono i soldi, la passione finì, la squadra non vinse più come una volta. Ora anche le regole sono cambiate, la pallavolo non è più uno sport limpido. Era una palestra di vita: oggi è un mondo perso
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